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Al Parco Verde di Caivano dopo il blitz notturno che ha portato in carcere i nove ragazzini del branco la gente si dice “stupita”. Ma quello che si percepisce, in realtà, è insofferenza. I residenti del rione sorto dopo il terremoto del 1980 e destinato ad ospitare gli sfollati di Napoli attaccano: “Solo due degli indagati abitano qui, gli altri sono di Caivano”, a marcare una distanza che va ben oltre a quella geografica. E nei confronti dei media, che oggi si sono precipitati, c’è un nervosismo nemmeno troppo velato: “E’ quasi un assedio. Questa realtà ormai fa titolo e giornali e tv non si schiodano da qui. Altrove accade di peggio e viene quasi ignorato”. Il caso ha voluto che nel giorno degli arresti la Polizia di Stato, come annunciato nei giorni scorsi, abbia allestito lungo i viali del Parco un “villaggio della legalità”, con il prefetto di Napoli…
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