Al via al MANN il sesto Festival del Barocco Napoletano – Campania

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Giulierini, Cerrito e Goodman presentano la rassegna gratuita


(ANSA) – NAPOLI, 12 DIC – Musica e tradizione al Museo
Archeologico Nazionale di Napoli: al via la sesta edizione del
Festival Barocco Napoletano, rassegna gratuita del lunedì
pomeriggio (ore 18) nella sala del Toro Farnese promossa
dall’associazione Festival Barocco Napoletano, presieduta da
Massimiliano Cerrito e diretta dal maestro Keith Goodman.
   
“La musica fa parte dell’identità della città, era evidente
che questa musa dovesse essere introdotta nelle sale. Oltretutto
il MANN potrebbe essere anche definito come il più grande museo
archeologico della musica antica, basta ricordare i tanti
strumenti delle nostre collezioni”, ha detto il direttore Paolo
Giulierini presentando la rassegna: nello stesso Toro Farnese
sono effigiati un flauto di pan e una lira. Sonorità
tradizionali e mandolini, opera buffa, jazz, melodie barocche
che incontrano gli stilemi della musica elettronica: chiave di
volta della programmazione è la contaminazione tra espressioni
culturali solo apparentemente diverse.
   
Ad aprire, il maestro Fabio Menditto, che si esibirà in un
omaggio allo strumento principe della cultura partenopea, il
mandolino. Per iniziare il nuovo anno (16 gennaio), ecco un
excursus dedicato alla tradizione barocca come ponte fra le
culture europee: sul palco, il maestro Emanuela De Rosa. Il 23
gennaio, concerto per pianoforte e flauto con Keith Goodman
(pianoforte), Annalisa Freda e Domenico Di Gioia (flauti). A
questo appuntamento seguirà (6 febbraio) uno spettacolo che
avvicinerà, secondo l’interprete Gino Giovannelli, la più
classica scuola napoletana e il jazz. Opera buffa e suggestioni
in costume il 20 febbraio, mentre il concerto del 6 marzo sarà
segnato dalle suggestioni di arie e romanze (Keith
Goodman/pianoforte; Maurizio Esposito/ baritono). Si andrà alla
scoperta dei talenti musicali partenopei tra Seicento e
Ottocento il 20 marzo e il 10 aprile, mentre il 24 aprile sarà
la volta delle contaminazioni tra musica elettronica e barocco.
   
Chiusura l’8 maggio con una performance dedicata ai virtuosismi
del plettro. (ANSA).
   

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