«Dopo aver avuto 132 mila decessi io credo che in coscienza bisogna fare tutto il possibile e tutto quello che è necessario», aveva replicato il presidente Mario Draghi rispondendo alle obiezioni del deputato Cabras sul Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, e rivendicando la «scelta politica» della certificazione verde quale strumento di contenimento della pandemia e di spinta all’immunizzazione contro il Covid. Con la curva epidemiologica che è tornata a crescere e il rischio concreto che possano tornare ad aumentare ospedalizzazioni e decessi, oltre alle restrizioni anti-contagio, il governo ha deciso di coinvolgere nella campagna vaccinale alcuni volti noti della tv italiana, da Alberto Angela a Giacomo Poretti. Ma anche il personale medico-sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, oltre a insegnanti, operatori del mondo dello spettacolo, compreso il cantautore Cesare Cremonini, con la sua Logico n.1 che risuona in sottofondo allo spot.
«Grazie ai vaccini l’Italia sta ripartendo, altrimenti eravamo ancora tutti in dimora», scandiscono le voci nella clip. C’è chi esita davanti all’immunizzazione, per le più svariate ragioni. Ma i vaccini disponibili contro il Covid sono «il risultato dell’impegno senza precedenti della comunità scientifica globale e hanno superato tutte le procedure di verifica della sicurezza». E questo vale anche per i più giovani, per gli adolescenti dai 12 anni in su. E ancora: «Non bisogna dimenticare la il vaccino riduce anche del 90 % il rischio di finire in terapia intensiva» in caso di contagio. Insomma, l’appello è semplice: «Se non lo hai ancora fatto, dai fiducia alla comunità scientifica e fai il vaccino, anche la terza dose», perché è necessaria. Del resto, «Non siamo soli in questo universo (canta Cremonini) e con il vaccino vinciamo insieme: facciamolo per noi». Un sano egoismo che però fa bene a tutti.
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Scritto da Maria Pia Mazza perwww.open.online il 2021-11-14 22:17:38 ,