Ci sono anche le parole di Alice. La paura di una donna spaventata da un fratello «fuori controllo». La preoccupazione perché «non me lo voglio ritrovare sotto abitazione a Genova». Il pensiero fisso che diventa angoscia, e porta anche a crescenti tensioni con i parenti. Infine l’attesa e la speranza che i medici finalmente curino quel familiare sempre più minaccioso: «Manderei una mail al medico specificando che hai provato a contattarlo più volte… così rimane anche scritto e magari si adescia (si sveglia, in dialetto genovese)».
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-07-02 04:00:00 ,genova.repubblica.it