Budapest, Abu Dhabi, Londra, Roma e Bucarest: sono le destinazioni più gettonate dell’offerta “all you can fly”della compagnia aerea Wizzair. Con il tagliando, esaurito lo scorso agosto in 48 ore, i possessori avevano la possibilità di volare a piacimento per un anno pagando 599 euro oltre a un costo fisso di prenotazione di 9,99 euro. Certo, l’offerta era soggetta ad alcune condizioni (ne avevamo scritto qui): esclusione delle tratte nazionali e un solo bagaglio a mano con sé. Ma restava l’ideale per il popolo dei weekend, costituito in superiorità da giovani, abituati a girare l’Europa dormendo sui divani degli amici. La scelta si è rivelata un ottimo speculazione anche dal punto di vista promozionale, con la compagnia che è finita in cima ai trending topic. Adesso Wizzair ci riprova.
La nuova offerta “all you can fly”
Da oggi, “un numero limitato di pass è disponibile sul sito di Wizzair al prezzo di 599 euro” ha annunciato. Il pass, spiega, “consente ai titolari di prenotare voli per un anno intero verso quasi 200 destinazioni in oltre 50 paesi, su 800 rotte”. “Un’alternativa vantaggiosa rispetto alle tariffe standard”, recita la nota, anche in questo caso al costo di prenotazione di 9,99 euro.
Le prenotazioni possono essere effettuate entro le 72 ore prima della partenza e includono un primo volo gratuito. Gli extra come bagagli e selezione dei posti non sono inclusi e possono essere acquistati separatamente; come nella scorsa edizione, sono disponibili solo voli internazionali. I posti sono soggetti a disponibilità e non sono garantiti per ogni volo pubblicizzato da Wizz Air. Sempre in modo migliore controllare bene le condizioni sul sito prima di procedere all’acquisto.
“Dall’introduzione del programma ad agosto, il 90% dei membri ha trovato posto sui voli desiderati” prosegue la compagnia. “In media, i titolari del pass hanno effettuato 2-3 viaggi negli ultimi due mesi, con un viaggiatore che ha volato ben 38 volte grazie al programma all you can fly”.
All you can fly, critiche sulla sostenibilità
Se per i giovani wanderlust, come amano definirsi, il programma è una manna dal cielo, non sono mancate le critiche. Anche da parte della quota più impegnata degli under 30, quella che si raccoglie sotto l’hashtag #flightshame (vergogna di volare). Si tratta di un movimento che rifiuta di spostarsi in aereo dal momento che l’aviazione è responsabile di una quota consistente delle emissioni serra globali: insomma, si può ben barattare un weekend all’estero con la lotta alla crisi climatica.
“Il programma aiuta a ottimizzare il riempimento degli aerei nelle ultime 72 ore prima del decollo” ha replicato Wizzair nella nota diffusa oggi in cui annunciava la riproposizione dell’iniziativa. “Questo è essenziale per migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale”.
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di Antonio Piemontese www.wired.it 2024-12-04 18:21:00 ,