Alla Camera toni di sfida e sciabolate, è già campagna elettorale- Corriere.it

Il doppio petto grigioperla di Giorgia, La giacca carta di zucchero di Elly, la cravatta lilla di Giuseppe. Matteo Salvini che diserta i banchi del governo, ch lui la claque a Meloni non la fa neanche dipinto. Lorenzo Guerini, che invece elude il gioco del silenzio del Pd e applaude Meloni su Israele. Giovanni Donzelli filiforme in dolcevita scuro che rimbrotta amabilmente, nel Transatlantico, chi ha messo su un po’ di pancetta, mentre circola la notizia che per la festa di Atreju ha portato a casa la partecipazione di Elon Musk
. Per quasi un’ora pare che lo spirito del Natale abbia contagiato Montecitorio. Dura poco.

Giorgia Meloni, nella replica, dimentica i toni pacati, dialoganti e suadenti del suo primo intervento. Mazzate su Schlein, che chiede la ratifica del Mes e dimentica il doppio passo dei Cinque Stelle, sciabolate su Conte, che d il via libera al Meccanismo Europeo di Stabilit con il favore delle tenebre, scudisciate a chi la accusa di cinguettare con il putiniano Orbn, fino a farsi scappare la mano e rifilare una rasoiata pure a Mario Draghi, perch, sostiene, non si fa la politica estera con le foto opportunity con Emmanuel Macron e Olaf Scholz. I toni salgono, la voce si indurisce, gli occhi si fanno di sfida.

Non la sola. Le vene del collo di Conte si fanno pi scure del…