Si chiama Google DeepMind la nuova sfida che Alphabet ha scelto di lanciare ai rivali del settore dell’intelligenza artificiale, su tutti OpenAI, accorpando il team Brain di Google Research e il gruppo di ricerca di DeepMind. L’annuncio arriva direttamente dal blog ufficiale della holding di Mountain View, in un post firmato dall’ad Sundar Pichai.
“Dal 2016 – si legge nella nota – siamo un’azienda Ai-first, perché consideriamo l’intelligenza artificiale il mezzo più significativo per portare a termine la nostra missione. Da allora, l’abbiamo utilizzata per migliorare molti dei nostri prodotti principali, dalla ricerca a Youtube, da Gmail alla fotocamera dei telefoni Pixel. Abbiamo aiutato aziende e sviluppatori a sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale tramite Google Cloud e abbiamo mostrato il valore che questo strumento può avere per affrontare problemi sociali come la salute e il cambiamento climatico”.
Un passo in più
Uno sforzo che però evidentemente per Pichai non basta più perché “il ritmo del progresso” scrive “è ora più veloce che mai”. Da qui la scelta di unire due team “che guidano l’intero settore nel futuro con scoperte fondamentali che hanno inaugurato una nuova era dell’Ai”. Tra i successi raggiunti singolarmente dalle due realtà, l’ad di Alphabet cita, per esempio, AlphaGo, Transformers, word2vec, WaveNet e AlphaFold.
Da ora in avanti potranno raggiungerne di nuovi insieme, sotto la guida dell’attuale amministratore delegato di DeepMind Demis Hassabis, mentre Jeff Dean sarà promosso a scienziato capo di Google e avrà il medesimo ruolo sia in Google Research, sia in Google DeepMind. “Lavorando al fianco di Demis”, specifica Sundar Pichaiu, “Jeff aiuterà a stabilire la direzione futura della nostra ricerca sull’intelligenza artificiale e dirigerà i nostri progetti tecnici più critici e strategici a essa relativi, il primo dei quali sarà una serie di potenti modelli di intelligenza artificiale multimodali”, come lo è per esempio Gpt-4 di OpenAI.
“Sono così entusiasta” conclude l’ad “per la prossima fase di questo viaggio, per i progressi che faremo rispetto alla nostra missione e per tutti i modi in cui aiuteremo le persone a raggiungere il loro potenziale con un’intelligenza artificiale sempre più capace e responsabile”.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-04-21 10:38:57 ,