Dopo Venezia, altre zone d’Italia stanno istituendo nuove regole per combattere il turismo di massa. Un problema che passa anche per il controllo della proliferazione eccessiva delle strutture per affitti brevi, che, oltre a saturare le località, fanno crescere in maniera incontrollata il prezzo degli affitti. È il caso della provincia di Bolzano, vale a dire dell’intero Alto Adige, dove l’assessore al Turismo vuole mettere un tetto massimo ai pernottamenti nella provincia, per la prima volta in Italia.
Se approvata, la nuova delibera della provincia autonoma imporrà un massimo di 239.088 posti letto turistici in tutto l’Alto Adige. In sostanza si tratta di mezza regione in cui sarà prevista una specie di numero chiuso ai pernottamenti, affiancato al divieto per i residenti di creare nuovi affittacamere o mettere a disposizione nuovi posti letto in case private.
Una decisione, si legge su l’Alto Adige, che ha sollevato molte perplessità tra i sindaci della zona, ma che prova ad affrontare con interventi concreti un problema strutturale, cioè il turismo di massa e la proliferazione incontrollata degli affitti brevi che hanno aggravato la crisi abitativa di molte città.
L’obiettivo dichiarato dell’esecutivo provinciale è portare a una completa rivalutazione e ristrutturazione del settore turistico e prestare il fianco all’istituzione di nuovi divieti. Come nel caso di Venezia, dove l’introduzione di un biglietto di ingresso per i non residenti in Veneto ha di fatto creato un limite alla fruizione di un bene pubblico patrimonio di tutta la cittadinanza italiana.
Fortunatamente, almeno per ora, la proposta dell’assessore al Turismo Arnold Schuler, non sembra voler trasformare l’Alto Adige in un esclusivo parco divertimenti a pagamento, ma tutelare il patrimonio naturalistico della zona e allo stesso tempo, tenere sotto controllo gli affitti. Non ci sarà quindi nessuna limitazione per i visitatori che sono interessati a trascorrere una giornata in Alto Adige senza pernottare, al contrario di quanto accade a Venezia.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-04-12 12:29:46 ,