Alunni asilo maltrattati, maestre condannate nel Casertano – Campania

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Sentenza del gup di Santa Maria Capua Vetere


(ANSA) – CASERTA, 16 DIC – Sono state condannate per
maltrattamenti continuati ai danni di minori le tre maestre
dell’asilo privato di Casapulla (Caserta) che nel febbraio
scorso erano finite agli arresti domiciliari dopo le denunce dei
genitori di una delle vittime. Il giudice per l’udienza
preliminare di Santa Maria Capua Vetere Pasquale D’Angelo ha
inflitto al termine dell’abbreviato tre anni e quattro mesi alla
direttrice 47enne della scuola Francesca Merola, e due anni e
otto mesi a Valeria D’Eliseo, 28enne che al momento dell’arresto
era in servizio da poco tempo, e alla 44enne Anna Lucia Spina;
oltre dieci le famiglie dei piccoli costituitesi in giudizio
(tra i difensori Francesco Fabozzi). Una vicenda che è iniziata
e si è chiusa, almeno in questa prima fase processuale, in poco
più di un anno, grazie alle rapide indagini della Procura di
Santa Maria Capua Vetere e dei Carabinieri.
   
I fatti risalgono all’autunno del 2021, quando la madre di due
bimbe che frequentano la scuola ha denunciato i presunti
maltrattamenti in aula. In particolare la più grande delle due
aveva raccontato alla madre che veniva imboccata con violenza
dalle maestre durante la mensa; la madre ha poi scoperto che lo
stesso trattamento veniva riservato anche alla più piccola delle
sorelline. I carabinieri di San Prisco, che hanno ricevuto la
segnalazione, e della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere,
hanno così messo sotto controllo i cellulari delle tre maestre
che si occupavano delle due classi in cui erano le sorelline, e
all’interno delle aule hanno installato delle telecamere. Le
immagini hanno mostrato che i maltrattamenti erano sistematici,
tra schiaffoni, strattoni, grida e modi piuttosto violenti,
specie quando i bimbi facevano capricci durante i pasti. Chi
piangeva veniva lasciato solo e sgridato, umiliato e qualche
volta preso a schiaffi o messo in un angolo con le mani in
testa; qualche bimbo è stato tirato giù con forza dalla
brandina. Altre prove sono poi emerse dai messaggi scambiati
dalle insegnanti su WhatsApp e dai racconti di altri genitori.
   
(ANSA).
   

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