Ammaturo, “nella serie su Cutolo dare risalto a figure positive” – Campania

Ammaturo, “nella serie su Cutolo dare risalto a figure positive” – Campania

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Parla figlia del capo della ‘Mobile’ ucciso a Napoli nel 1982


(ANSA) – NAPOLI, 14 OTT – “Ho appreso della prossima messa in
onda di una serie Tv sulla vita di Raffaele Cutolo, già oggetto
del film di Giuseppe Tornatore ‘Il camorrista ‘. Quando si
trattano argomenti come questo c’è il rischio, purtroppo, che
una platea di persone senza cognizione storica, come può essere
quella giovanile, idealizzi degli esempi di vita negativi. Mi
auguro vivamente che venga dato invece il giusto risalto alle
figure di coloro che in quegli anni hanno lottato in difesa
della legalità e della democrazia, perché avevano giurato
fedeltà ai valori istituzionali e per questo sono stati
considerati dal ‘camorrista ‘ dei nemici da eliminare. Come mio
padre, Antonio Ammaturo, vicequestore della Polizia di Stato e
Capo della Squadra Mobile napoletana, il cui omicidio, avvenuto
a seguito di scellerati accordi tra apparati deviati dello
stato, camorra e brigate rosse, è a tutt’oggi un mistero
italiano, una pagina buia della nostra Repubblica”. Lo scrive,
in una nota, Graziella Ammatuto, figlia del vicequestore
Antonio, ucciso, con il suo autista, a Napoli il 15 luglio del
1982.
   
“Così come l’omicidio del vicedirettore del carcere di
Poggioreale Giuseppe Salvia, che ha pagato con la vita il suo
coraggio di opporsi al ‘camorrista’ e come tanti, troppi altri
che sono stati uccisi semplicemente perché facevano il loro
dovere. È necessario, a mio avviso, fare memoria degli esempi
positivi di coloro che hanno combattuto con coraggio, fino
all’estremo sacrificio, per un Paese più giusto e libero dal
giogo della criminalità”, conclude Graziella Ammaturo. (ANSA).
   

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