È stato fissato per lunedì 30 settembre l’incidente probatorio sui dispositivi elettronici in uso a Louis Dassilva, l’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli: saranno analizzati due cellulari, quattro distinti orologi digitali e infine due laptop.
Pierina Paganelli e Louis Dassilva
È stato fissato per lunedì 30 settembre l’incidente probatorio sui dispositivi elettronici in uso a Louis Dassilva, l’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate lo scorso 3 ottobre nel garage del comprensorio di via del Ciclamino a Rimini, dove viveva.
Al setaccio cellulari, laptop e orologi, così come era stato richiesto dal pool difensivo del 34enne, assistito dagli avvocati Andrea Guidi e Riario Fabbri.
Gli accertamenti in questione dovrebbero riguardare due cellulari, un Samsung e un iPhone, quattro distinti orologi digitali e infine due laptop Lenovo e Acer. Saranno analizzati foto, video, dati della cronologia della navigazione internet, eventi di sistema, ma anche chat intrattenute con qualsiasi applicazione. Si cercheranno in particolare i messaggi tra Louis e la compagna con cui aveva una relazione, la nuora Manuela Bianchi, e non solo. Importate sarà anche capire cosa è stato cancellato e quando.
Il tutto finalizzato a stabilire con certezza quali siano state le azioni di Louis tra le 22.07 e le 22.35 del 3 ottobre scorso, ossia quando il crimine è stato commesso.
“Siamo in attesa dei risultati degli accertamenti irripetibili sul Dna e di quelli sui dispositivi elettronici in uso all’unico indagato – ha commentato a Fanpage.it Davide Barzan, criminalista e consulente di parte dello studio Barzan che assiste Manuela Bianchi, la nuora di Pierina, e il fratello Loris Banchi -. Siamo molto fiduciosi nel lavoro della Procura e siamo sicuri che nei riguardi di Louis ci sono indizi gravi confermati dal Riesame. Ribadiamo l’estraneità ai fatti di Manuela e di Loris“.
intanto che, l’omicidio di Pierina è un caso molto seguito anche dalle cronache dei quotidiani in Senegal, paese di origine di Dassilva. Per questo il consolato senegalese in Italia a prendere contatti con la Procura di Rimini. Oggi pomeriggio, due funzionari del consolato senegalese a Milano hanno incontrato il sostituto procuratore Daniele Paci al quale avrebbero offerto ampia collaborazione istituzionale. Il consolato in rappresentanza del Paese di origine dell’unico indagato per omicidio si è detto interessato principalmente alla verità dei fatti ed ha offerto la massima collaborazione agli organi inquirenti e giudiziari italiani. I funzionari hanno incontrato in carcere lo stesso Dassilva col quale avrebbero avuto un colloquio di circa un’ora e mezza.
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di Ida Artiaco
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2024-09-25 17:22:32 ,