Si apre un nuovo ciclo, sarà un uomo – Andrea Soncin – a guidare la Nazionale di calcio femminile. Chiusa per consunzione fisiologica l’era di Milena Bertolini – ct dal 2017 – dopo un’eliminazione dai Mondiali di Australia e Nuova Zelanda che ha rimesso in circolo antichi livori (tra lettere di addio, accuse sui social e caccia al capro espiatorio sono volati gli stracci), tocca ora a Soncin, 45 anni compiuti il 5 settembre, provare a innescare di nuovo la scintilla di un movimento che negli ultimi anni ha vissuto di entusiasmi a intermittenza.
Andrea Soncin calciatore
Quando giocava lo chiamavano il “Cobra”: era rapido, sgusciante, opportunista, abile a districarsi nelle aree di rigore avversarie. Fu Serse Cosmi a dargli il soprannome ai tempi del Perugia. Soncin è stato un attaccante di categoria – la Serie B – che in vent’anni di carriera ha cambiato quattordici squadre. Sono solo 23 le presenze in Serie A (ma ben 7 gol), spese nella stagione 2006-07, divisa tra le esperienze di Atalanta e Ascoli. Del club marchigiano – con i suoi 48 gol – Soncin è il terzo marcatore di tutti i tempi, dietro a Renato Campanini e Domenico Mercuri, alla pari con Oliver Bierhoff. L’anno precedente alla sua unica apparizione in A – nel 2005 – Soncin si era laureato capocannoniere della C1 con il Lanciano.
Andrea Soncin allenatore
Tutta la sua carriera di allenatore – cominciata nel 2017, nella stessa estate del ritiro dal calcio giocato, a 39 anni – si è svolta a Venezia, prima nel settore giovanile, quindi nella Primavera, con una parentesi sulla panchina della prima squadra: è successo a fine aprile del 2022 quando, dopo l’esonero di Paolo Zanetti, la dirigenza gli ha affidato l’incombenza di accompagnare la squadra verso una retrocessione in B già certificata da tempo. Soncin ha svolto il compito con dignità.
Chi è Andrea Soncin
Originario di Vigevano, figlio di un vigile urbano – il suo sogno era fare il poliziotto – tifoso della Juventus (l’idolo era Del Piero), sposato con Irene dal 2005 – ha conosciuto la moglie a scuola, quando giocava con la Primavera del Venezia – con due figlie, Sofia e Bianca, Soncin non era la prima scelta ma, come ha sottolineato il presidente della Figc Gravina “il suo entusiasmo è stato importante”. Per la panchina azzurra della Nazionale femminile sono stati in corsa anche Roberto Donadoni, l’ex ct dell’Under 21 Paolo Nicolato, il vice di Mancini Alberico Evani, Carmine Gautieri e Lamberto Piovani, quest’ultimo da anni tra i più stimati allenatori nel calcio femminile.
Lo staff di Andrea Soncin in Nazionale
Ad affiancare il nuovo ct ci sarà Viviana Schiavi, promossa vice dopo un passato da ex calciatrice di Serie A e della Nazionale e già allenatrice federale delle selezioni Under 16, 19 e 23. “Vogliamo gettare le basi per la Nazionale del futuro”, ha detto Gravina. Di tempo per l’ennesima ripartenza ce n’è poco e in questo Soncin è accomunato al collega Spalletti. Lunedì 18 la Nazionale si raduna a Coverciano, primo impegno – valido per la Uefa Women’s Nations League – a San Gallo in Svizzera il 22 settembre. Il 26 invece debutto casalingo a Castel di Sangro, contro la Svezia. Una curiosità: negli ultimi cinquantatré anni sulla panchina delle azzurre si sono dati il cambio quindici ct (compreso Soncin). I più famosi sono stati il “Fornaretto” Amedeo Amadei (1972-1978), il “Re dell’autogol” Comunardo Niccolai (1993-1995), il maestro di calcio Sergio Vatta (1997-98) e il “Mundial” Antonio Cabrini (2012-2017). Il più longevo (sette anni) è stato Pietro Ghedin (2005-2012). Dei quindici ct, tredici uomini e due sole donne: Carolina Morace (2000-2005) e appunto Milena Bertolini (2017-2023).