Consigliere di sette presidenti americani, direttore dell’Istituto nazionale di sanità statunitense per 38 anni consecutivi e infine volto-simbolo in tutto il mondo della lotta al Covid-19. Ieri l’immunologo Anthony Fauci si trovava all’Università di Siena, dove ha ricevuto una laurea honoris causa. Ad aspettarlo c’erano non solo tanti studenti e professori, ma anche un gruppo di contestatori No Vax, che ha organizzato una protesta in occasione del suo arrivo in Italia. «Non è ironico che io abbia contribuito per più di mezzo secolo a salvare milioni di vite e che ci siano lì fuori persone da cui mi devo difendere?», si chiede oggi Fauci, 82 anni, in un’intervista con la vicedirettrice della Stampa Annalisa Cuzzocrea. Di certo l’immunologo americano è abituato a questo genere di contestazioni. «Negli Stati Uniti – racconta al quotidiano torinese – hanno arrestato due persone armate che stavano venendo da me. Per fortuna non ce l’hanno fatta».
Nell’intervista alla Stampa, Fauci ripercorre alcune tappe dei suoi 54 anni all’istituto nazionale di sanità americano. A partire da quella che considera la campagna di cui è più orgoglioso: il programma per contrastare l’Aids in Africa finanziata dalla presidenza di George W. Bush. «Il presidente mi disse: penso io al denaro, tu pensa al programma – racconta Fauci -. Abbiamo speso 15 milioni di dollari in 5 anni e fatto in modo di prevenire l’infezione in 2 milioni di persone. Sono passati 20 anni ed è stato stimato che gli Stati Uniti hanno speso 100 miliardi di dollari salvando 25 milioni di vite». Ed è anche a seguito di esperienze come questa che l’immunologo americano riesce a vivere più serenamente le contestazioni anti-scientifiche che spesso lo prendono di mira: «Quando mi chiede cosa provo quando dei pazzi là fuori dicono “Non vaccinatevi, i immunizzazioni ci stanno uccidendo, tu hai fatto i immunizzazioni e hai ucciso un sacco di persone”, penso sia dannatamente ironico e faccio in modo che non interferisca con la mia vita». Secondo Fauci, alla radice di questa situazione ci sono due problemi fondamentali. Il primo: «la cattiva informazione e la disinformazione», che sono i «nemici della salute pubblica». Il secondo, prosegue l’immunologo, è il «libertarismo di cui è intrisa l’estrema destra», che ha «eroso il principio di autorità».
Credits foto: ANSA | La cerimonia all’Università di Siena per i Professori Anthony S. Fauci e Rino Rappuoli, i due nuovi laureati ad honorem in Medicina a Chirurgia (17 giugno 2023)
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2023-06-18 09:58:07 ,