Antonio Conte a cuore aperto a “Belve”. L’allenatore, accostato nelle scorse settimane al Napoli, si confessa a Francesca Fagnani (l’intervista andrà in onda in prima serata su Raidue martedì 17 ottobre) e non esclude un suo approdo futuro sulla panchina partenopea. “Sicuramente Roma e Napoli sono due piazze che vorrei vivere, per la passione che ti trasferiscono. Mi auguro un domani che ci sia la possibilità di fare questa esperienza”. Incalzato dall’intervistatrice, Conte aggiunge: “Prendere una squadra in corsa? No, perché sono situazioni create prima”.
Il caso Mancini-Arabia Saudita
Conte viene poi stimolato dalla conduttrice sulle discusse dimissioni di Roberto Mancini dal ruolo di ct della nazionale azzurra. “Lei cosa avrebbe fatto al suo posto?”. Il tecnico leccese risponde: “Non voglio entrare nella questione e fare qualcosa che a me ha dato fastidio in altre circostanze”. Fagnani insiste: “Quindi lei non sarebbe andato in Arabia Saudita?”. E Conte: “Stando ai giornali l’Arabia Saudita avrebbe fatto offerte a tutti, mi ci metto dentro anche io. Io ho rifiutato. Lasciare la Nazionale? No, la Nazionale è un discorso, stiamo parlando di proposte di club”. E poi: “Penso che Mancini abbia fatto qualcosa di storico vincendo l’Europeo, poi c’è stata sicuramente la non partecipazione ai Mondiali. Sono situazioni che lasciano delle ferite. Anche per me sarebbe stata durissima. Ma in quel caso forse sì, dopo sarei andato via”.
L’addio alla Juventus
Conte rivela anche di essersi pentito per aver lasciato la Juventus dopo tre scudetti di fila: “L’addio di cui mi sono più pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi… decisi poi di andare via”. Conte parla anche del suo rapporto travagliato con il collega José Mourinho e quando Francesca Fagnani ricorda a Conte di avergli detto una volta “vediamoci in ufficio” con tono minaccioso, il Mister commenta serafico: “Io vengo dalla strada, non se lo dimentichi mai”.
Conte e il sesso dei giocatori
C’è spazio anche per scherzare sull’atteggiamento di Conte con i giocatori delle sue squadre. Fagnani ricorda al Mister le sue “istruzioni” sui rapporti sessuali in periodo di competizione, di breve durata e con minor sforzo possibile, e Conte afferma: “Avendo un trascorso da calciatore ho esperienze pratiche che posso trasferire. Uno non può mettere dei limiti o proibire alcune situazioni, però sicuramente nell’imminenza della partita il consiglio è fare minimo sforzo possibile. Il minimo sforzo possibile significa essere passivi, l’altra parte deve essere molto attiva”.
La truffa di Massimo Bochicchio
Tra i vari argomenti si tocca anche la vicenda riguardante Massimo Bochicchio, il truffatore dei vip, nella cui rete è caduto anche Conte. Quando Fagnani chiede che idea si è fatto della vicenda, Conte commenta: “Mi è sembrato strano, tutto quello che è accaduto nel momento in cui è tornato in Italia, tutta questa libertà che gli è stata data. Era chiaro che aveva truffato tantissime persone. Ci sarebbe voluta molta più attenzione e io penso che ci sia stato un po’ di lassismo da questo punto di vista. Fagnani chiede: lei è riuscito a recuperare qualcosa? E Conte rivela: “Una parte, l’altra vedremo cosa accadrà”.