Author: Germana Bevilacqua
Data : 2024-01-13 15:08:02
Dominio: www.perizona.it
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Una donna anziana residente a Campobasso, in Molise, ha ricevuto nei giorni scorsi una bolletta dell’acqua da capogiro. La società del servizio idrico locale le ha infatti recapitato una richiesta di pagamento di oltre 62 mila euro (62.044,94, pe la precisione). La signora ha avuto un iniziale momento di smarrimento a cui è seguito un malore, ma non si è persa d’animo. L’anziana si è infatti rivolta a uno studio legale per vederci chiaro e cercare di capire cosa fosse successo. Effettivamente si trattava di un errore che poteva però costare caro all’anziana signora. Massimo Saluppo, direttore della Grim, la società che gestisce il servizio idrico in Molise, venuto a conoscenza del fatto, si è subito premurato di scusarsi con la donna inviando un biglietto di auguri di pronta guarigione e le scuse dell’azienda, accompagnate da un mazzo di fiori.
“L’errata trascrizione della lettura ha comportato l’inesatta fatturazione”
Il direttore, tramite l’Ufficio stampa della società interpellato dall’Ansa, si è scusato pubblicamente “per il disagio arrecato all’utente”, dovuto “ad una errata fatturazione causata da una inesatta trascrizione della lettura” e ha assicurato che “con l’arrivo dei contatori intelligenti” questi problemi saranno superati. Il direttore ha spiegato inoltre che “grazie ai nostri sportelli, reali e virtuali, i cittadini possono chiarire in poco tempo ogni dubbio”. Ma cosa è successo? “Purtroppo – spiega – l’errata trascrizione della lettura inserita manualmente e pervenuta dall’autolettura trasmessa da WhatsApp, ha comportato l’inesatta fatturazione, ma lo spirito che accompagna la società sin dalla sua nascita è la totale trasparenza e apertura al dialogo con i cittadini. Infatti anche in altri casi le discordanze si sono tutte risolte in pochissimo tempo attraverso i nostri sportelli”. “Ci impegniamo a ridurre al minimo le inesattezze sulle fatturazioni, non siamo ancora perfetti – conclude – ma determinati a tutelare e a valorizzare al meglio, al fianco dei cittadini, il bene più pregiato della comunità”.
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Una donna di 88 anni è deceduta la vigilia di Natale dopo aver ricevuto una bolletta da 15 mila euro
Una storia a lieto fine se si pensa a quella con un epilogo ben più tragico di qualche settimana fa. Una donna invalida di 88 anni, Caterina Giovinazzo, residente a Camporosso (Imperia), si è sentita male dopo aver scoperto di aver ricevuto una bolletta dell’acqua da 15.339 euro e di aver già pagato una prima quota del debito – 7.669 euro – tramite la Banca di Caraglio di Camporosso incaricata di coprire le sue spese. L’88enne è stata trasportata in ambulanza in codice rosso all’ospedale di Sanremo dove è deceduta la vigilia di Natale. Anche in questo caso si sarebbe trattato di un errore della società Iren. E’ stato poi accertato che il consumo massimo dell’abitazione della donna era di pochi metri cubi, per un corrispettivo di 55 euro. Iren in un comunicato ha dichiarato di aver provveduto a riaccreditare la somma già prelevata in data 4 dicembre, giorno della scadenza della bolletta salata, ma per la donna non c’è stato nulla da fare.
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Germana Bevilacqua , 2024-01-13 15:08:02 ,