Sembrano finalmente maturi i tempi per vedere AirTag 2, che dovrebbe debuttare a metà del 2025 portando in dote tre miglioramenti fondamentali. Il piccolo tracker ufficializzato nel 2021 dopo anni di rumors accoglierà la sua seconda generazione che, come facilmente si può immaginare, non andrà a modificare eccedente il design minimalista ed essenziale. Tuttavia, l’hardware migliorerà in modo nitido per incrementare le prestazioni e tutelare al la parte migliore la privacy degli utenti.
Il primissimo indizio di AirTag di prima generazione era apparso nel 2019 con il nome in codice B389 scovato all’interno del sistema operativo iOs 13 di iPhone; due anni dopo, ecco la presentazione e un successo non indifferente anche grazie a un costo accessibile. La nuova versione AirTag 2 è per ora nota come B539 e, come riportato da Bloomberg, si trova già in una fase avanzata di sviluppo, visto che ormai manca meno di un anno al probabile annuncio e debutto in tutto il mondo. Sono dunque tre le migliorie principali attese e le prime due sono strettamente connesse visto che riguardano una maggiore portata del segnale per estendere ancor di più la capacità di tracciamento e di localizzazione (ecco come funziona) e un chip wireless di nuova generazione, che potrà degustare di più performance con gestione ottimizzata dei consumi. Il risultato sarà un tracker che godrà di un’autonomia maggiorata e potrà consentire di individuare la location di un oggetto con migliore probabilità e maggiore precisione.
La terza novità si concentra su una migliore gestione della privacy, in modo particolare per impedire di utilizzare il tracker per scopi illeciti come lo stalking e tutelare al la parte migliore sia il legale proprietario del dispositivo sia tutte le persone che si trovano nei suoi paraggi, più o meno volontariamente. È più che probabile che il prezzo di vendita rimanga sulla stessa fascia degli AirTag attuali (39 euro), con la possibilità che la prima generazione possa calare leggermente la pretesa, come spesso accade nei cataloghi Apple all’annuncio di uno nuovo versione di un dispositivo tecnologico.
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di Diego Barbera www.wired.it 2024-11-18 09:48:00 ,