Primo negozio Apple ad aderire al sindacato, sugli oltre 270 in Usa. È successo a Tonwson, nell’area di Baltimora, in Maryland, dove 65 dipendenti hanno votato a favore e 33 contro. Si conferma quindi la tendenza alla sindacalizzazione che si sta registrando nei negozi al dettaglio, nei ristoranti e nella compagnie tech, da Amazon a Starbuck, dalla catena di prodotti outdoor Rei al produttore di videogiochi Ravem Software.
I lavoratori si uniscono per chiedere salari più alti, maggiori benefit e per avere più voce sulle misure anti pandemia. Il sindacato e i dipendenti intenzionati a organizzarsi hanno dichiarato di aver inviato il mese scorso all’amministratore delegato di Apple Tim Cook la comunicazione che stavano cercando di organizzare un sindacato. Nella dichiarazione si legge che la motivazione che li spinge è quella di cercare «diritti che attualmente non abbiamo».
«Plaudo al coraggio dimostrato per aver ottenuto questa storica vittoria», ha dichiarato il presidente dello Iam International Robert Martinez Jr. «Hanno fatto un sacrificio enorme a nome di migliaia di dipendenti Apple in tutta la nazione». Martinez ha invitato Apple a rispettare i risultati delle elezioni e a permettere ai dipendenti sindacalizzati di accelerare gli sforzi per ottenere un contratto nella sede di Towson. «Questa vittoria dimostra la crescente richiesta di sindacati nei negozi Apple e in diversi settori industriali in tutta la nazione», ha dichiarato.
Conosciuto anche come Iam, il sindacato si presenta come uno delle più grandi e diversificate organizzazioni sindacali industriali del Nord America, rappresentando circa 600mila iscritti attivi e pensionati nei settori dell’aerospazio, della difesa, delle compagnie aeree, delle ferrovie, dei trasporti, della sanità, dell’automobile e in altri settori.