A far contenti i fanatici della bicicletta è il supporto per gli accessori hardware via bluetooth, primo fra tutti il misuratore di potenza, a cui s’aggiunge la visualizzazione dei parametri dell’allenamento in tempo reale sull’iPhone, un’opportunità che evita pericolose sbirciate furtive sul polso da parte del ciclista intento alla guida.
Reattivo e con più memoria
Abbiamo apprezzato la modalità di visualizzazione Modular Ultra, ricca di ogni tipo d’informazione con l’ora ben visibile al centro e le tante complicazioni in un’apposita sezione orizzontale. Ultra 2 raddoppia anche lo spazio di archiviazione interno fino a 64 GB, perfetto per chi ama disporre di un’ampio numero di playlist da scegliere di volta in volta per l’allenamento o la gara. La rilevazione dell’altitudine ora può spingersi fino al picco più alto del mondo, ma anche fino a 500 metri sotto il livello del mare, aspetto che durante la prova non siamo riusciti a toccare con mano per ovvii motivi.
La nota dolente, sui cui Apple non si è ancora concentrata, riguarda l’autonomia. Nonostante l’hardware rinnovato, la batteria dura come quella del modello precedente, ma non si spinge oltre. Supera senza problemi le 24 ore con tutte le funzioni attive e la pratica di almeno un’ora di sport, ma difficilmente nella nostra prova è arrivata alla fine del secondo giorno.
La prova multi sport
Con il nuovo Ultra ci siamo cimentati in diversi sport, abbiamo apprezzato in particolare la maggiore precisione dell’interfaccia, la rinnovata velocità e ci è sembrata anche maggiore scrupolosità e reattività del gps. Per quanto riguarda la corsa il livello delle funzionalità offerte e la relativa qualità era già buona, ora Ultra è competitivo anche su altri fronti e la semplificazione e la maggior facilità d’uso avvicina molto il dispositivo di Apple ai concorrenti, con il vantaggio per l’utente di non uscire da un’ecosistema famigliare in ogni aspetto.
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di Lino Garbellini www.wired.it 2023-09-29 10:22:51 ,