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“Dio che ascolti
chi non parla, io non ho più parole. Tale è il dolore e l’
incertezza! La mia Chiesa, stanca di accompagnare giovani vite
al congedo terreno, non ha piu’ parole se non le tue e per
questo ti prego: non cessare di parlare a chi finora non ti ha
ascoltato””. Lo ha detto l’ arcivescovo di Napoli don Mimmo
Battaglia nella veglia al santuario diocesano di San Sebastiano
al Vesuvio davanti a tantissime persone che hanno ricordato
Santo Romano, il 19enne ucciso nella notte tra venerdi’ e sabato
davanti al Municipio del Comune vesuviano.
“Parla al cuore di chi puo’ intervenire, di chi può aiutarci
a porre fine a questa assurda spirale di violenza che sta
invadendo l’ intera citta’ metropolitana” ha scandito don Mimmo
Battaglia.
“Parlo a coloro che hanno sporcato con il sangue e la paura
le strade, i marciapiedi, le case, i cuori della nostra terra.
Genera nel loro cuore inquietudini sante e tormenti benedetti e
ridesta nella coscienza dei giovani e degli adolescenti
invischiati nella rete mafiosa della violenza, la consapevolezza
che il vero valore dell’ uomo non sta nel dominare e nell’
uccidere ma nel deporre le armi ai tuoi piedi sapendo che solo
tu sai trasformare strumenti di morte in sorgenti di vita,
sapendo che solo il tuo perdono ci rende vetamente liberi e ci
restituisce la dignità perduta”. Al termine della veglia, il
corteggio ha dato vita a una fiaccolata fino al Municipio. Qui
alcuni amici hanno issato striscioni urlando a più riprese:
”Santo vive con noi’.
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