“Non sanno cosa si sono persi”. Lo striscione è comparso sulle mura perimetrali del cimitero di Lanus, in Argentina, la città natale di Diego Armando Maradona. Lo striscione, identico, ma in un’altra lingua, era comparso esattamente 35 anni fa. A Napoli: “E non sanno che se so’ perso”. Era il 1987, l’anno del primo scudetto degli azzurri trascinati dal Pibe de Oro. E ora siamo nel 2022, l’anno e i giorni del terzo titolo mondiale dell’Albiceleste.
La fiesta mobile del Paese del futbol si salda a quella ormai antica e lontana – e mai dimenticata – della Napoli maradoniana. Nel segno di Diego, di Lionel Messi, del diez e dei colori, il bianco e il celeste. La Pulce tornerà a disposizione del Psg per l’inizio del 2023, la sua prima gara da campione del mondo dovrebbe essere quella contro lo Chateauroux, nei trentaduesimi di Coppa di Francia, il 6 gennaio, o più probabilmente la gara di Ligue 1 contro l’Angers, al Parco dei Principi, cinque giorni più tardi.