Arianna: un altro intoppo per risarcimento alla ‘bimba di legno’ – Campania

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Asl chiede rimborso. Famiglia: “Nulla per chi è corresponsabile”


(ANSA) – NAPOLI, 28 GEN – Ancora un intoppo nella vicenda di
Arianna Manzo, la 15enne del Salernitano vittima di un caso di
malasanità quando aveva appena tre mesi: l’Azienda Sanitaria di
Salerno, attraverso il suo legale, ha fatto sapere alla famiglia
che aderirà alla proposta di transazione solo a condizione che
le vengano rimborsate le spese legali e dei consulenti di cui si
è avvalsa nel corso del grado di appello del giudizio civile.
   
Una proposta subito definita “irricevibile” da Eugenio Manzo e
Matilde Memoli, genitori della ragazzina sorda, ipovedente e
tetraplegica tristemente nota ormai come “la bimba di legno”.
   
Alla fine dello scorso dicembre, anche grazie all’intervento del
presidente della Regione Campania, ricorda il legale della
famiglia Manzo, l’avvocato Mario Cicchetti, si era raggiunto un
accordo sul quantum del risarcimento. “La famiglia Manzo poneva
una sola condizione – ricorda Cicchetti – non pagare, neanche un
euro, a chi si era reso responsabile o corresponsabile dell’aver
causato questo dramma”.
   
Ieri, l’Asl di Salerno, fa sapere ancora l’avvocato, “ha
condizionato la sua adesione alla proposta transattiva al
pagamento da parte del Cardarelli e della famiglia Manzo delle
spese di lite, cioè quelle attinenti le spese legali e di
consulenti”. Per l’avvocato della famiglia Manzo,
“l’atteggiamento dell’Azienda di Salerno non può che essere
stigmatizzato perché antepone un suo esclusivo interesse a
quello della minore che attende di vedersi riconosciuto il
giusto risarcimento ormai da quasi diciotto anni”. (ANSA).
   

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