Il rumore di uno schiato, urla e poi le ambulanze che bucano il silenzio del primo pomeriggio a Brancaccio. Per cause ancora tutte da definire, un ascensore è precipitato dal quinto piano di un palazzo in via Vincenzo Balistreri, alla periferia a Palermo.
Secondo una prima ricostruzione, l’incidente è avvenuto mentre erano in corso dei lavori di manutenzione. All’interno c’erano due operai e una donna, che insieme a loro doveva raggiungere il quinto piano. Improvvisamente però, una delle funi d’acciaio che regge la gabbia si sarebbe spezzata e l’ascensore sarebbe precipitato. Un volo di almeno quindici metri. Lo schianto ha fatto sobbalzare tutti i condomini che immediatamente si sono affacciati sui ballatoi per capire cosa fosse successo e hanno allertato i soccorsi. Estratti a fatica dalla carcassa dell’ascensore dai vicini di abitazione, i tre feriti sono apparsi subito in condizioni gravi, con profonde e gravi ferite alle gambe.
Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e personale del 118, che li ha smistati fra Civico, Buccheri La Ferla e Policlinico, dove sono stati trasportati in codice rosso. La polizia, arrivata subito in via Balisteri, è già al lavoro per tentare di comprendere le cause dell’incidente.
La notizia si è sparsa in fretta a Brancaccio. Davanti al palazzone, che mostra tutti gli anni passati da quando è stato costruito, subito si sono radunate diverse persone. “Le persone che abitano in quel palazzo sono tutti ottimi parrocchiani, li vedo sempre qui da me a messa”, dice don Ugo di Marzo, parroco del quartiere che si è subito precipitato sul posto. Anche perchè c’è rabbia e nervosismo. “I soccorsi ci hanno messo una vita ad arrivare” si mormora in strada. “Inizialmente è arrivata un’unica ambulanza”.
Il palazzo in cui è avvenuto l’incidente fa parte di un blocco di case popolari, in cui gli ascensori sono stati montati solo da alcuni anni. E da tempo gli inquilini denunciano disservizi.
“È necessario e urgente che si faccia chiarezza subito su quanto successo e si chiariscano le eventuali responsabilità, ma bisogna anche procedere al più presto ad una verifica delle condizioni degli ascensori nelle altre palazzine e in tempi brevi. In queste abitazione abitano anziani e ammalati, la soluzione non può essere certo bloccare tutte le cabine per un tempo indefinito”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-06-30 14:42:03 ,palermo.repubblica.it