Assalto a Capitol Hill, l’ex leader dei Proud Boys condannato a 22 anni: “Vivrò tutta la vita con questa vergogna”

Assalto a Capitol Hill, l’ex leader dei Proud Boys condannato a 22 anni: “Vivrò tutta la vita con questa vergogna”


New York – Henry “Enrique” Tarrio, leader della milizia di estrema destra Proud Boys, è stato condannato a 22 anni di carcere per il suo ruolo nell’insurrezione del 6 gennaio 2021, quando centinaia di sostenitori di Donald Trump assaltarono il Congresso americano nel tentativo di bloccare la certificazione della vittoria di Joe Biden alle presidenziali.

La sentenza più dura per l’assalto al Campidoglio

È la sentenza più dura tra le centinaia comminate finora ai partecipanti alla rivolta. Sono più di mille le persone finora incriminate. Tarrio, 39 anni, era stato ritenuto colpevole di una serie di reati, tra cui aver progettato l’insurrezione, nel processo durato quindici settimane e concluso a maggio con il verdetto.

Come prevede il sistema americano, l’entità della pena viene decisa in una seconda udienza. Quel giorno è arrivato oggi e segue le pesanti condanne inflitte ad altri membri della milizia, con pene che vanno tra i dieci e i diciassette anni, e quella di Stewart Rhodes, leader di un’altra milizia di estrema destra, gli Oath Keepers, condannato a diciotto anni di carcere.

I messaggi minacciosi di Tarrio per guidare la rivolta

A differenza degli altri, Tarrio non era a Washington il giorno della rivolta. Poche settimane prima, nel dicembre 2020, era stato arrestato nella capitale americana per aver bruciato una bandiera di Black Lives Matter, nel corso di una manifestazione di protesta per la sconfitta di Trump. Tarrio, che viveva a Miami, in Florida, era stato espulso da Washington e aveva ricevuto il divieto a tornare. Ma i procuratori federali e poi il giudice di Washington hanno ritenuto che Tarrio avesse svolto ugualmente un ruolo di guida nell’insurrezione, come “leader carismatico” ed “esperto propagandista”.




(afp)

Tra i messaggi via telefono sequestrati dall’Fbi, e citati nella motivazione della sentenza, ce n’erano alcuni in cui il leader dei Proud Boys aveva ordinato, con toni minacciosi, ai membri della milizia di “non provare ad andare via” il 6 gennaio, abbandonando la rivolta. In altri messaggi Tarrio aveva enfatizzato il valore della rivolta. Ha chiesto a uno dei

suoi luogotenenti in un messaggio Telegram: “Qualunque sia il risultato… fai che sia uno spettacolo“.  “I soldati della destra hanno cercato di mantenere il loro leader al potere. Hanno fallito. Non sono eroi, sono criminali“, avevano scritto i Procuratori in una memoria depositata alla corte in agosto. Tra quei soldati, Tarrio era il più alto in grado: il suo gruppo di estrema destra che promuove la violenza e sposa visioni antisemite, antimusulmane e misogine, per l’organizzazione per i diritti civili Southern Poverty Law Center è un movimento d’odio.

Il pentimento prima della sentenza

La settimana scorsa lo stesso giudice, Timothy Kelly, aveva condannato l’altro leader del gruppo, Joseph Biggs, e Ethan Nordean a 17 anni di carcere; Zachary Rehl a 15 e Dominic Pezzola a 10. Il gruppo è stato decapitato. Tutto il vertice, alla guida dell’organizzazione nazista, antisemita, antigay e razzista, passerà anni dietro le sbarre. Prima della sentenza, come tutti i suoi compagni, Tarrio si è mostrato pentito per ciò che aveva fatto. “All’inizio – ha ammesso – avevo avuto dei dubbi sul fatto che le elezioni fossero state davvero truccate, ma poi ogni mezzo era diventato legittimo per sfogare la mia delusione”. “Ma quella protesta non era legittima – ha aggiunto – ciò che è successo quel giorno è inaccettabile”. Tarrio ha anche chiesto scusa agli agenti di polizia aggrediti durante l’insurrezione. “Sono condannato – ha ammesso – a vivere per tutta la vita con questa vergogna”.
 



Source link
di
www.repubblica.it
2023-09-05 22:52:30 ,

Previous Controffensiva Ucraina un fallimento, soldati Kiev in fuga

Leave Your Comment