Oggi 10 dicembre, in Italia e nel mondo, è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, promossa ogni anno dall’Onu con un determinato tema; quest’anno è la “Dignità, Libertà e Giustizia per Tutti”. I gruppi di sostegno a Julian Assange hanno scelto quest’occasione per dedicarla alle manifestazioni a favore della liberazione del giornalista australiano. Il co-ideatore del sito WikiLeaks è ancora imprigionato a Londra, dopo tre anni e sette mesi a Belmarsh, carcere di massima sicurezza. Il suo delitto è stato quello di avere detto la verità e averla fatta conoscere al mondo, “rendendo pubblici i crimini di alcuni governi che erano stati segretati ingiustamente”, affermano i comitati Free Assange Italia e 24hAssange
Sottoposto a un regime di carcere duro senza processo e quindi senza aver ricevuto una sentenza che giustifichi una pena giudicata anche dal Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria, in quanto valutata come “sproporzionata”. La sua detenzione -come ricordano i suoi sostenitori- è “una palese negazione del suo diritto alla giustizia”. L’isolamento totale è stato inflitto ad Assange dal Regno Unito – e quello che gli Stati Uniti vorrebbero infliggergli a vita in un loro carcere di massima sicurezza, qualora riuscissero ad estradarlo – “dimostrano il timore dei due governi anglosassoni e ciò che egli potrebbe ancora rivelare dei loro crimini e illeciti, qualora egli fosse libero o, perlomeno, qualora egli avesse accesso ad un computer o ad altri strumenti di comunicazione”.
Quel che gli è capitato serve a intimidire tutti i giornalisti investigativi. La prigionia di Julian rappresenta anche un attacco alla libertà di stampa, di cui all’articolo 19 nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. (segue)
A Roma gli attivisti di FreeAssange Italia nella loro manifestazione-evento hanno creato una pila di scatole-regalo e leggeranno al microfono le relative etichette, ognuna delle quali menzionerà una rivelazione di WikiLeaks e il corrispondente diritto umano che è stato così tutelato. Altri ricreeranno la statua di Davide Dormino, “Anything to say?”, ricordando non solo Assange, ma anche Manning e Snowden, e il loro coraggio nel denunciare i diritti umani negati. Questo sit-in originale è aperto a tutti a Porta Pia, davanti all’Ambasciata britannica, fino alle 18.
La Giornata dei Diritti Umani viene celebrata ricordando il giornalista in molte altre città italiane e nel mondo. Il comitato 24hAssange ha creato una mappa in cui si possono leggere i nomi delle diverse città e gli eventi previsti. I promotori invitano tutti coloro che hanno organizzato un evento ad inviare una mail a [email protected] per segnalare l’attività prevista, indicando luogo, titolo, orario e mail di un responsabile.
[email protected] (Web Info) 2022-12-10 15:57:06
Adnkronos – Cronaca
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