di Gianluca Dotti
Quello che ci si potrebbe chiedere, a questo punto, è da dove possa partire davvero il processo di cambiamento e trasformazione. Come ha raccontato Laura Grassi del Politecnico di Milano, “In alcuni casi è importante iniziare dal core business per fare nascere dei nuovi prodotti, ma più spesso può essere importante partire dalla customer experience. Una volta capito cosa vuole il cliente, e dove vuole andare, si può poi adattare il prodotto finale alle nuove esigenze”.
Tra inflazione galoppante e assicurazioni Iot
Sul palco di Trends è poi stata la volta di Carlo Alberto Carnevale Maffè della Sda Bocconi School of Management, che ha parlato di inflazione e di come il sistema italiano sia sproporzionato tra pensioni e investimenti per i giovani e la loro formazione. “Anzitutto, occorre chiarire che l’inflazione non è un fenomeno esogeno ma è una strategia deliberata dalle autorità monetarie, rafforzata dalla crisi energetica e lavorativa”, ha spiegato. Da questo emerge come il rialzo dell’inflazione dell’ultimo periodo debba essere visto come una soluzione per rendere tutti più poveri, incidendo sui risparmi in liquidità, e supportare il sistema pensionistico. Come ha continuato Carnevale Maffè, “se si risparmia sull’istruzione e sui giovani e si spende sulle pensioni, ciò che accade è che si inverte il ciclo della sostenibilità, innescando un meccanismo vizioso molto pericoloso”.
L’inflazione, si è detto, è anche un modo per rendere il modello di welfare più sostenibile, e incide direttamente sui più poveri perché erode i risparmi in liquidità ed erode anche il valore reale delle pensioni. “Sul breve e medio periodo, insomma, la soluzione è rendere tutti un po’ più poveri, senza trovare una reale soluzione sostenibile e attuare un progetto di welfare”, ha aggiunto Carnevale Maffè. Ogni modello pensionistico basato delle quote, sia quota 100 sia 102, è profondamente “ingiusto”, come è stato definito, perché non tiene conto della storia e del merito, ma finisce per premiare quelli che meritavano meno e penalizzare chi meritava di più.
A chiudere il quarto appuntamento con Wired Trends 2022 è stato Matteo Carbone dello IoT Insurance Observatory, analizzando l’evoluzione della internet of things nel panorama del settore assicurativo. “L’utilizzo dell’IoT per le assicurazioni rappresenta un nuovo paradigma, dando la possibilità di ottenere delle informazioni precise e oggettive su quello che accade a un rischio assicurato, permettendo di avere una visibilità che va oltre ciò che tradizionalmente il mondo assicurativo è stato in grado di conoscere. L’IoT, se sfruttato correttamente, permette di determinare nel tempo un miglioramento nella vita dell’assicurato e minori costi per la compagnia assicurativa”, ha sintetizzato.
“E poi c’è poi un nuovo trend nel mondo statunitense”, ha concluso Carbone, “ossia l’utilizzo dei dati IoT per assicurare le imprese, con l’obiettivo di riproporre i processi core assicurativi tipici del retail e traslarli in modo analogo sul mondo corporate, così da portare benefici sull’andamento di queste coperture assicurative”.
Qui su Wired trovate anche gli altri approfondimenti dedicati ai Trends 2022, realizzati in collaborazione con Ipsos, tra finanza, media e transizione energetica.
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www.wired.it
2021-12-01 16:47:17