Con la quinta vittoria di fila per 3-0, Jannik Sinner irrompe in semifinale all’Australian Open, dove lo attende il numero 1 al mondo e recordman di vittoria a Melbourne, Novak Djokovic, che magari sperava di evitare un nuovo confronto con l’azzurro. Nè l’orario notturno – il match è cominciato quasi a mezzanotte ora locale -, nè qualche fastidio fisico nella seconda partita hanno distratto l’azzurro dal suo compito, demolire l’avversario di turno, il russo Andrey Rublev, sconfitto 6-4, 7-6, 6-3.
Il n.5 al mondo poteva essere un rivale insidioso col suo gioco potente e aggressivo ma Sinner è stato un muro, nelle gambe, nel braccio e soprattutto nella testa, come ha dimostrato al tie break del secondo set, quando era sotto 1-5 e si è imposto 7-5, con sei punti consecutivi. Rublev a quel punto si è arreso e Djokovic avrà cominciato a prepararsi mentalmente ad una nuova sfida con l’azzurro che negli ultimi tre incroci lo ha sconfitto due volte.
Il 22enne pusterese giocherà la sua seconda semifinale del Grande Slam, dopo quella di Wimbledon l’anno scorso, e prima di lui tanto avanti in Australia era arrivato solo Matteo Berrettini tra i tennisti azzurri, due anni fa. Arrivare in finale sarà un’impresa, ma il Sinner di questo inizio 2024 è un concentrato di fiducia e determinazione. Secondo Paolo Bertolucci, Sinner ha tutto per vincere il torneo, ma per farlo dovrà intanto superare il serbo. “Ecco ancora Djokovic, l’ho sconfitto due volte e sono fortunato ad affrontare il numero uno del mondo – ha detto a caldo -. Sarà dura, darò il 100% e poi vediamo cosa accadrà”. “Sinner sta giocando forse il miglior tennis della sua vita e abbiamo recentemente disputato match molto tirati, ci si può sempre aspettare tanto da lui”, aveva detto in precedenza il serbo, interrogato sul possibile rivale in semifinale dopo avere eliminato lo statunitense Taylor Fritz per 7-6, 4-6, 6-2, 6-3.
Il match è stato meno liscio di quanto dica il punteggio per l’italiano, che ha però subito dimostrato di avere il pieno controllo del servizio, con cui conquista a zero il secondo game e poi rintuzza ogni allungo del rivale. La svolta è arrivata al quinto gioco, quando il russo ha perso a zero il servizio, forzando troppo col suo potente dritto, e senza altre sorprese si è arrivati al 6-4. Sinner ha proseguito la sua marcia nella seconda partita, ma è emersa qualche preoccupazione quando ha cominciato a toccarsi gli addominali. Dopo la partita ha spiegato che si trattava invece di “aria nello stomaco”, un fastidio che lo ha comunque un po’ frenato, portando il set sul 6-6. Rublev ha sentito che poteva essere la sua occasione e con accelerazioni di diritto si è portato sul 5-1, ma il muro Sinner non si è sfaldato e ha cominciato a reagire, portandosi punto su punto al decisivo 7-5.
“E’ stato difficile giocare con Rublev, è stata durissima. Potevo perdere sia il primo sia il secondo set, lui ha avuto tante palle break e mi sono salvato con il servizio – ha detto Sinner -. Non so come sono uscito dal tie break, ho cercato di giocare i miei punti al servizio e ho strappato la battuta due volte. Mi piacciono questi momenti, mi alleno per questi punti di pressione. Sono contento di esserne uscito così”.
La vittoria non era ancora conquistata, ma ormai a portata di mano, con Rublev che ha cominciato a confrontarsi con l’incubo della decima sconfitta in altrettanti quarti di uno slam e l’azzurro pronto a sfruttare la prima occasione per chiuderla, arrivata con un break per il 4-2. Ineluttabile la conclusione, sul 6-3, il russo affranto e l’azzurro “felice di essere in semifinale”. Nessuna polemica nemmeno per l’orario del match, conclusosi in piena notte: “E’ un piacere giocare su questo campo, non importa che ora sia”, ha dichiarato Sinner, che avrà tempo fino a venerdì per recuperare. E intanto l’Italia sogna.
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2024-01-23 16:48:02 ,