Da una su quattro a una su cinque: ecco la proporzione che racconta il grande calo delle immatricolazioni di auto elettriche in Europa in quest’ultimo anno. E l’Italia, tra le grandi economie, rimane l’ultima della classe del Vecchio continente: il Belpaese segna -12% tra gennaio e agosto 2024 rispetto all’anno precedente, confermando un pessimo trend già segnato negli anni scorsi. Il problema generale, quindi non solo italiano, sembra essere ancora il prezzo, nonostante miglioramenti significativi delle performance delle auto elettriche, sia come potenza di ricarica che come autonomia. E nonostante l’ampliamento dell’offerta di modelli da parte delle case automobilistiche. Ma i costi delle auto sono (o sembrano ai consumatori) ancora alti e la crisi economica svuota le tasche degli europei.
Colpa delle guerre, e indirettamente dei rincari energetici. Per questi dati specifici sulle immatricolazioni di automobili elettriche, sicuramente la colpa diretta è anche della Germania. O la parte migliore del mercato automobilistico tedesco: da sempre campione europeo per numero di veicoli elettrici (e anche quest’ultimo anno, con circa 694 mila unità immatricolate) nel 2023 la Germania ha iniziato una parabola discendente di immatricolazioni toccando un rumoroso -6,2% rispetto al 2022. Sono alcuni tra i dati dello Smart Mobility Report 2024, il rapporto annuale realizzato da Energy&Strategy (E&S) della School of Management del Politecnico di Milano che racconta qual è lo stato dell’arte della irrequietezza elettrica in Italia e in Europa.
Italia: numeri lontani dai target climatici
La transizione elettrica passa anche dalle vetture, e certo non solo da queste. Ma se torniamo all’analisi del comparto automotive, il problema è ancora una volta il costo delle automobili. Prendiamo l’Italia: quest’anno l’Ecobonus in un solo giorno – il 3 giugno – ha spinto a prenotare 25mila nuovi veicoli: in quel mese, l’incremento di immatricolazioni nel nostro Paese è stato del 118% rispetto all’anno precedente. Se si prende in considerazione invece il dato complessivo delle immatricolazioni di quest’anno l’Italia addirittura retrocede dello 0,2% rispetto all’anno prima.
“Per colmare il gap con gli altri Paesi europei e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030, l’Italia dovrà immatricolare in media più di 800.000 veicoli elettrici all’anno: un numero drasticamente superiore ai livelli attuali”, spiega Vittorio Chiesa, direttore di E&S. A quanto stiamo adesso? La media del triennio 2021-2023 è di 130mila auto l’anno. Di questo passo, si stima di arrivare a 2,8 milioni di auto elettriche nel nostro Paese nel 2030, contro i 7,7 milioni dello scenario “full decarbonization”. Gli esperti suggeriscono però che sia alla portata il risultato di 6,6 milioni entro i prossimi 6 anni: basterebbe mettere in moto un sistema organizzato e coordinato di politiche e incentivi. Ricetta che in Italia sarebbe da applicare a miriadi di settori. Il paradosso è che invece continua la crescita delle infrastrutture di ricarica elettrica: in particolare di quelle private che oggi sono dieci volte tanto quelle pubbliche. Il report del Politecnico descrive un +35% delle infrastrutture di ricarica in Italia rispetto al 2022.
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di Gianluca Schinaia www.wired.it 2024-10-03 07:00:00 ,