Dopo uno sciopero di sei settimane, il potente sindacato americano dei metalmeccanici United Auto Workers (Uaw) ha annunciato di aver raggiunto un accordo preliminare con la Ford per il rinnovo del contratto quadriennale. «Profitti record vogliono dire contratti record», osserva la sigla statunitense, definendo l’intesa raggiunta «una vittoria». Plaude anche il presidente Usa Joe Biden che lo ha definito un accordo «storico». Gli fa eco il senatore della sinistra Bernie Sanders: «Quando i lavoratori Si battono contro l’avidità delle aziende vincono. È il momento per General Motors e Stellantis di negoziare un contratto giusto per i loro lavoratori», aggiunge, enunciando i tavoli che restano aperti.
Il contratto preliminare di Ford sarà sottoposto ai 57mila lavoratori che dovranno decidere se ratificarlo o meno. I dipendenti di Ford torneranno al lavoro mentre è in corso la votazione. L’accordo potrebbe costituire il modello per raggiungere le intese con le altre due grandi case automobilistiche. La Uaw ha invitato tutti i lavoratori della Ford a tornare al lavoro e ha affermato che ciò eserciterà pressioni su GM e Stellantis per contrattare.
«Abbiamo detto a Ford di darsi una mossa, e lo hanno fatto», ha detto il presidente Shawn Fain in un video discorso ai membri. «Abbiamo ottenuto cose che nessuno credeva possibili», ha aggiunto facendo sapere che Ford ha messo sul tavolo il 50% in più rispetto a quanto fatto prima dell’inizio dello sciopero del 15 settembre. Il vicepresidente della Uaw Chuck Browning, capo negoziatore con Ford, ha riferito che i lavoratori otterranno un aumento salariale generale del 25%, oltre ad aumenti legati al costo della vita che porteranno l’incremento salariale oltre il 30%, a oltre 40 dollari l’ora per i lavoratori degli impianti di assemblaggio di alto livello.