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“Se venisse approvata questa nostra legge di emendamento alla legge Calderoli sull’autonomia si può anche non fare il referendum. Noi abbiamo raccolto le firme per il referendum, ma offriamo sempre un confronto di dialogo alle forze politiche: se dovessero accogliere queste modifiche si può non fare il referendum”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, presentando i suoi emendamenti alla legge sull’autonomia differenziata.
“Noi della Campania – ha spiegato De Luca – siamo stati tra i promotori del ricorso alla Corte Costituzionale che resta in piedi e abbiamo anche raccolto le firme per il referendum, ma abbiamo precisato che non eravamo interessati a battaglie teologiche e che eravamo impegnati su un doppio fronte: rifiuto dell’autonomia differenziata, ma anche battaglia per la modernizzazione dell’Italia. La nostra linea dal 2019 è stata quella della ‘burocrazia zero’, perché riteniamo che questo sia l’unico terreno su cui è possibile modernizzare l’Italia, mantenendo unite le forze produttive e i ceti professionali che ci hanno apprezzato quando in estate sono stato anche in molte città del nord a spiegare il nostro punto di vista. Questa linea è apparsa convincente agli imprenditori che l’hanno considerata giusta da Milano a Verona, da Bergamo a Treviso, a Como: al Nord nessuno dei nostri interlocutori dei mondi dell’impresa e dei professionisti ci ha sottolineato l’importanza dell’autonomia differenziata ma tutti ci hanno detto che serve una battaglia comune per la sburocrazia. Per questo avanziamo questa proposta che porti la discussione su un terreno di unità nazionale, se non passa allora si voterà il referendum”.
De Luca, modifica legge autonomia è verifica per Pd, M5S e FI
“La nostra proposta di legge sull’autonomia differenziata è un terreno di verifica per tutti. Nessun partito è escluso dall’obbligo di coerenza”, ha proseguito De Luca, rispondendo alla domanda su cosa si aspetti da Pd e Movimento 5 Stelle rispetto agli emendamenti proposti dalla Campania alla legge sull’autonomia differenziata. Il governatore, che non ha risposto a chi gli ha chiesto se avesse elaborato le proposte ‘in dialogo’ con Pd e M5S, ha detto che “nessuno può dare lezioni. Togliamo di mezzo il confronto tra bandiere, coalizioni, partiti. Facciamo uno sforzo di ragione, cominciamo a confrontarci da zero: due, tre proposte significative. Dopo di che misureremo la coerenza di tutte le forze politiche, nessuna esclusa, né di maggior parte né di opposizione”. De Luca ha commentato anche l’atteggiamento di Forza Italia sulla legge Calderoli: “il dibattito sull’autonomia differenziata ha interessato molto Forza Italia. Un collega presidente di Regione della Calabria ha avanzato rilievi che ricalcano in larghissima misura i rilievi che noi abbiamo formalizzato. Il problema ovviamente è di essere coerenti a livello parlamentare. Se riteniamo tutti quanti che ci siano pericoli per l’unità del Paese, per l’unitarietà del sistema sanitario pubblico e del sistema scolastico pubblico, poi, in maniera pacata, serena, senza alzare bandiere, senza preoccuparci di chi vince e di chi perde ma preoccupandoci solo di difendere l’unità dell’Italia e gli uguali diritti dei cittadini, si devono fare modifiche legislative. Io mi auguro che prevalga questa linea. Non possiamo dire una cosa nei territori e poi a livello parlamentare avere dei comportamenti non coerenti con le cose che diciamo”.
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