Conte: mai l’elezione diretta del premier. Oggi il vertice dem. Il ministro: pronti al referendum
Dal lato delle opposizioni, Giuseppe Conte conferma l’asse col Pd almeno sulle riforme: no a elezione diretta del presidente della Repubblica o del Consiglio, sì a un’ipotesi di rafforzamento dei poteri del premier, sul modello tedesco. Dal lato del governo, il vicepremier Antonio Tajani, pur auspicando il dialogo, avverte: «Se l’opposizione farà muro, noi andremo avanti lo stesso, poi ci sarà il referendum». E nello scenario si inseriscono i governatori che chiedono di sedere al tavolo sulle riforme.
I bilaterali tra la presidente Giorgia Meloni e le forze di opposizione sono convocati per domani. E ieri, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha annunciato di voler proporre ai capigruppo un confronto «anche con ospiti esterni» per approfondire le riforme anche a Palazzo Madama.
In attesa che si scoprano le carte, il sentiment che sembra prevalere è quello di una certa diffidenza. Carlo Calenda, esponente di quel Terzo polo con la posizione più dialogante, conferma che monocameralismo e più potere al premier sono obiettivi del…
Author: Adriana Logroscino
Data : 2023-05-07 19:51:03
Dominio: www.corriere.it
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