Author:
Le intercettazioni raccolte dalla
Procura di Avellino nell’inchiesta “Dolce Vita” nei confronti
dell’ex sindaco Gianluca Festa sono legittime e potranno essere
utilizzate dagli inquirenti nel processo; la scarcerazione
dell’ex sindaco, agli arresti domiciliari per 154 giorni, è
sopravvenuta per il venir meno delle esigenze cautelari. A poco
più di un mese dalla sentenza della Corte di Cassazione,
pronunciata il 18 settembre scorso, le motivazioni pubblicate
oggi confermano dunque la correttezza delle procedure seguite
nelle indagini da parte della Procura guidata da Domenico
Airoma. La difesa di Festa anche nell’udienza davanti ai giudici
della Suprema Corte, aveva invece sostenuto “il vizio di
legittimità” sulla installazione di cimici, trojan e telecamere
negli uffici del comune e nell’auto di Festa, oltre a contestare
la trascrizione delle intercettazioni intercorse in particolare
tra l’ex sindaco e l’architetto Fabio Guerriero, relative alle
presunte dazioni di denaro ricevute da tre imprenditori in
rapporto di lavoro con il comune. Nelle motivazioni, gli
“ermellini” scagionano Festa dal reato di depistaggio (avrebbe
fatto sparire un computer in uso nel suo ufficio) e di aver
indotto, nella sua qualità di sindaco, alcuni imprenditori a
sponsorizzare la manifestazione Eurochocolate del febbraio
dell’anno scorso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Leggi la notizia di Author: su: RSS di Regione Campania – ANSA.it
LEGGI TUTTO SU www.ansa.it