l’editoriale
Mezzogiorno, 9 gennaio 2022 – 09:04
La politica e l’esempio dato dal sindaco Decaro ai baresi
di Michele Cozzi
Il film Don’t look up di Leonardo Di Caprio al centro del dibattito politologico: un asteroide sta per abbattersi sulla Terra e la comunit internazionale, affaccendata nelle proprie faccende, non riesce a fare i conti con i propri interessi e pregiudizi e a chiedere scusa della propria cecit. Tema, questo, al centro, di un celebre romanzo del premio Nobel, Jos Saramago. La politica il regno dell’immediato. Tutto passa e scorre. I politici sembrano vivere un eterno presente, alla ricerca del facile consenso (Beppe Grillo che evoca Orwell contro l’obbligo vaccinale). Cos ha sorpreso non poco la confessione del sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha chiesto scusa per i propri errori nel governo della citt. Un caso raro: un amministratore che ammette le proprie manchevolezze, rivelando, cos, la consapevolezza dell’errore come parte integrante del percorso umano.
Nei tempi bui in cui ci dato vivere, pochi altri hanno avuto il coraggio di chiedere scusa: lo hanno fatto Angela Merkel e Emmanuel Macron per i ritardi nella gestione della pandemia, mentre Donald Trump non compie un passo indietro nonostante l’accusa di non avere preso le distanze da una sorta di colpo di Stato con l’assalto al Campidoglio da parte dei propri sostenitori. Nel teatrino della politica italiana difficile individuare politici che indossino i panni del pentimento. Anzi, molto pi consueta l’abitudine a svolgere pi parti in commedia. Con la capacit di passare da un’alleanza all’altra, da destra a sinistra e viceversa, trovando sempre una giustificazione per giustificare l’ingiustificabile. Decaro, che scivolato sulla gestione dello spettacolo di fine anno al Petruzzelli, trasformato in un trenino di polemiche, ha avuto il coraggio di compiere il grande passo.
Non sarebbe male un gesto analogo di altri politici meridionali, che assistono al rischio di vedere sperperato il tesoretto del Pnrr senza battere ciglio. E da parte dei presidenti delle Regioni, da Vincenzo De Luca a Michele Emiliano, che in due anni di pandemia brillano per un andamento ondivago. Al pari degli scienziati che ogni giorno sciorinano la propria verit, senza avere il coraggio di chiedere scusa per le previsioni che si rilevano errate. La scienza, come insegna Karl Popper, uno dei pi grandi filosofi del Novecento, procede con congetture e confutazioni. Lo scienziato che propina dogmi viene meno al proprio compito. Come la schiera di filosofi che filosofeggia sulla pandemia come se la vita fosse un seminario di studi. Ma l’incapacit di chiedere scusa tocca un po’ tutti. Persino nelle relazioni personali e amicali, chiedere scusa interpretato come un atto di debolezza. Invece il contrario. Chi lo fa, sta due passi avanti.
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9 gennaio 2022 | 09:04
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