Nello stesso anno la morte del nonno della cantante l’avrebbe profondamente scossa e, mettendo a dura prova la sua stabilità già compromessa, l’avrebbe spinta verso un gesto estremo. A quel punto la sostituta temporanea avrebbe preso il suo posto a tutti gli effetti, con il benestare di discografici, managment e familiari. L’obiettivo? Non permettere al fenomeno Lavigne di svanire nel nulla.
Secondo la ricostruzione, all’epoca della morte parte dei brani di Under my skin erano già stati incisi. Altri – Nobody’s home e Together ad esempio – sarebbero invece stati interpretati e registrati direttamente da Melissa Vannella. È per questo che si notano delle differenze di intonazione nelle canzoni (si, secondo i fan il “clone” canta meglio dell’originale!).
A sostegno di questa assurda ricostruzione sono inoltre comparse altre prove online. Su Twitter a partire dal 2011 hanno infatti iniziato a circolare immagini di Avril Lavigne “prima e dopo” lo scambio. Gli scatti mostrano lineamenti diversi sul volto dell’artista (che sono probabilmente frutto di piccoli ritocchi di chirurgia estetica o di un volto di ragazza che diventa quello di un’adulta) ed evidenziano la scomparsa di alcuni nei sulla pelle della cantautrice. Potere di Photoshop o si tratta davvero di qualcun altro?
La malattia di Lyme, la scomparsa dalle scene e il “ritorno di Melissa”
Il complottismo in rete, ad essere onesti, non ha avuto molta fortuna in prima battuta ed è rimasto per molto tempo solo un rumor diffuso soprattutto in Sudamerica. La notizia di una presunta sostituzione di persona è ritornata però prepotentemente a farsi sentire nel 2015, anno in cui l’artista canadese ha pubblicamente spiegato di aver avuto dei seri problemi di salute legati alla malattia di Lyme che l’hanno tenuta lontana dalle scene e dai profili social per diversi mesi.
Quale momento migliore per ricominciare a parlare della morte della cantante e di una sosia, se non quello di una pubblica ammissione di malattia? La nuova versione della storia vuole che l’artista sia scomparsa proprio a causa della patologia che l’ha colpita e che al suo posto, da allora, la gemella fasulla si esibisca spacciandosi per lei.
L’ultimo messaggio della sosia – ormai stanca e intenzionata a dire la verità – si troverebbe, secondo i fanatici, nel videoclip di Flames, il brano che la cantante ha inciso con il collega Mod Sun nel 2021. Tutta la scena si svolge in un cimitero e sulla lapide in vista compare la scritta “Internet Killed the Rockstar” che sarebbe proprio riferita ad Avril. Bisogna ammetterlo, si tratta di un particolare troppo ghiotto per passare inosservato di fronte agli occhi degli amanti del complotto!
Le smentite di Avril Lavigne e del blog bralisiliano
Nel 2023 comunque Avril Lavigne è tornata in tour – con due date italiane a Padova e Milano andate in scena rispettivamente il 23 e il 24 aprile – ed è inutile dire che la sua sola comparsa sul palco è stata sufficiente per ricominciare a parlare di strane argomentazioni e di scambi di persona. A poco sono servite le smentite che l’artista ha fatto negli anni sull’argomento, ogni live o intervista che la coinvolge è ormai indissolubilmente accostato al nome fittizio di Melissa Vannella, il clone che sarebbe in circolazione da circa vent’anni.
Pensare che lo stesso sito realizzato su Blogspot che per primo ha diffuso l’indiscrezione sulla scomparsa di Lavigne, a distanza di anni, ha spiegato il vero intento del complotto ai danni della cantante. Lo scopo era soltanto offrire tante spiegazioni e spunti, porre l’accento su presunte coincidenze, sottolineare strani particolari e diffondere la notizia per dimostrare che anche la più strampalata delle teorie può essere accolta come una grande verità. Che immensa lezione sulle fake news!
Leggi tutto su www.wired.it
di Maria Francesca Amodeo www.wired.it 2023-05-17 11:30:00 ,