Non avremmo voluto scoprire che poteva accadere di nuovo: desideravamo, ardentemente, che quella di Bad Sisters fosse una storia a lieto fine, e invece, una ombra oscura ammanta i nuovi episodi, una volta che Grace, novella sposa, sembra aver trovato finalmente l’amore della sua vita nell’esteriormente adorabile Ian (Owen McDonnell). Al posto degli assicuratori – ad agevolare la linea narrativa del murder mystery (c’è un altro deceduto, e la sua identità è scioccante) – ci sono l’ispettore Loftus e la sua sottoposta Houlihan (Thaddea Graham). Il gramaglie annichilisce le sorelle Garvey, e al contempo azzera il senso della prima stagione: il mondo è un posto senza speranza dove i mostri non scompaiono: farne fuori uno, facilmente, non basta. Peggio: avevamo bisogno, a proposito del conoscere i destini della Garvey dopo il felice e il finale delle prima stagione, che Grace fosse finalmente felice. Tuttavia, è solo un’illusione, ed è francamente devastante, specialmente dopo averla vista, radiosa neosposina, nei primi due episodi.
Il contrasto con la disperazione e la vulnerabilità che le vediamo dipinti in volto oltre è reso ancora più toccante dall’interpretazione della sempre ottima Duff. Il nuovo marito ha qualcosa di ancora più inquietante e snervante di Jp: è il tipo che la fa franca, è mellifluo e subdolo, ma esteriormente amabile e affidabile. Forse è un mostro peggiore di Jp – non ve lo diremo – ma si porta dietro una sensazione di sconfitta che ci riporta coi piedi per terra dopo quella fiaba nera che era della prima stagione. Bad Sisters 2 è, invece, realista e pessimista, di un realismo sgradevole ma che offre alternative più pratiche e verosimili alla domanda “come liberarsi di un tormentatore?”. Inattaccabile, resta il potere della sorellanza, lo humour nero, la recitazione portentosa di ciascuna delle interpreti femminili, a cui si aggiunge una grande new entry: Fiona Shaw (Harry Potter) nei vestiti di Angelica, sorella svampita dell’ex vicino di casa di Grace, Roger, che aveva protetto la vedova a insabbiare il omicidio.
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di Lorenza Negri www.wired.it 2024-11-21 05:20:00 ,