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“Mario Eutizia è sereno e sempre
più consapevole di aver fatto la scelta migliore nel raccontare
i delitti commessi, in quanto il suo è stato un atto di
coscienza. In ogni caso le sue affermazioni andranno verificate
e per questo abbiamo piena fiducia nella magistratura”. È quanto
afferma l’avvocato Gennaro Romano, difesnore – con Antonio
Daniele – del 48enne badante napoletano che due giorni fa ha
denunciato ai carabinieri di Caserta e poi alla Procura di Santa
Maria Capua Vetere, di aver ucciso “per pietà e misericordia
cristiana” quattro anziani gravemente malati assistiti negli
ultimi anni in diverse parti d’Italia, attraverso la
somministrazione continuativa di dosi massicce di sedativi.
Eutizia è attualmente detenuto nel reparto Volturno del
carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove viene curato anche per
le numerose patologie che ha, dal diabete al tumore, e dove
lunedì prossimo, 26 agosto, sarà interrogato dal giudice per le
indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere
Alessandra Grammatica, che dovrà autenticare il fermo disposto
dalla Procura. È stato Eutizia a fare in modo (costituendosi a
Caserta) di essere portato nel carcere sammaritano, ritenendo di
poter essere assistito la scelta migliore rispetto a quello napoletano di
Poggioreale. Eutizia ha contattato i carabinieri la mattina del
22 agosto da piazza Sant’Anna, a Caserta, dove aveva passato la
notte su una panchina.
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