Il caso a Cornuda (Treviso). La 23enne Valentina Pinarello è ancora sotto choc: “Non respiravo più”, e amareggiata: “Lui, nonostante mi abbia aggredita, è stato lasciato andare così. Se io prendo una multa, devo pagare subito”.
“Fortunatamente c’erano dei ragazzi che sono corsi ad aiutarmi. Io sentivo già di non respirare più”. È ancora sotto choc Valentina Pinarello, barista da un anno e mezzo in un bar del centro di Cornuda, in provincia di Treviso. La 23enne, sentita da Antenna3, ha ripensato ai momenti durante i quali l’avventore, un macedone di 30 anni, le ha stretto le mani attorno al collo togliendole il respiro per qualche istante.
Ma andiamo con ordine. Il bar dove lavora la giovane applica un sovrapprezzo di 0,50 cent a chi paga con il bancomat. Così è accaduto anche per il ragazzo servito dalla barista. Dopo aver saldato il conto, il 30enne se n’è andato, salvo richiamare poi il bar accusando la ragazza di averlo “derubato” dei 50 centesimi aggiunti alla consumazione. Quindi il ritorno al locale e l’aggressione, ripresa anche dalle telecamere di videosorveglianza.
Un fatto successo in pieno giorno, erano infatti circa le 17.30, e con il bar pieno di clienti. A salvare Valentina è stato proprio uno di questi. “Ho solo sentito la ragazza discutere con il signore e poi ho visto che lui l’ha aggredita. Mi sono precipitato per fermarlo. L’ho bloccato tenendolo al collo così che mollasse la presa”, racconta il ragazzo, Tommaso..
La storia si è conclusa con l’arrivo di carabinieri. Dopo i controlli in ospedale, Valentina se l’è cavata solo con un’infiammazione al collo, ma restano lo shock e soprattutto l’amarezza per il fatto accaduto. “Lui, nonostante mi abbia aggredita, è stato lasciato andare così. Se io prendo una multa, devo pagare subito – spiega – Lui non è nemmeno stato portato in caserma. Non è il mio lavoro, quindi non so cosa si sarebbe potuto fare ma un minimo, un qualcosa, me lo aspettavo da parte dei carabinieri”.
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di Biagio Chiariello
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2023-08-26 19:19:58 ,