Barbie, il film farà bene alle azioni di Mattel?
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Si chiama Barbara Millicent Roberts, ma a tutti è nota semplicemente come Barbie. La bambola Mattel, classe 1959, è la protagonista indiscussa della stagione estiva nei cinema di tutto il mondo e i vertici dell’azienda di El Segundo si preparano a vivere settimane molto intense. Come rivela una ricerca eToro, in questo momento tutti vogliono Barbie e cercano Mattel, tanto da aver portato il valore delle azioni dell’azienda, in difficoltà nella parte dell’anno, a crescere del 22% nei tre mesi che hanno preceduto il 20 luglio, la data di uscita nelle sale dell’omonimo film.

Il dato non è casuale. Secondo la nota piattaforma di trading e investimento, le pellicole focalizzate su un marchio o su un prodotto hanno spesso dato vita a slanci significativi dei titoli in borsa delle aziende che ne sono proprietarie. Un entusiasmo che tende a spegnersi subito dopo: mettendo a confronto una decina di film che hanno preceduto negli anni quello che vede protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling, eToro ha infatti registrato un aumento medio dell’8% del prezzo delle azioni nei tre mesi precedenti all’esordio cinematografico e un calo medio del 4,3% nei tre successivi.

I precedenti

Con House of Gucci, nel 2021 l’azienda proprietaria del marchio di moda fiorentino Kering ha per esempio registrato un aumento del prezzo delle azioni del 6% nel trimestre precedente l’uscita e un calo del 13% in quello successivo. Sorte simile a quella toccata alla Ford nel 2019 in occasione della proiezione nelle sale di Le Mans ‘66, con un +3% seguito da un -11%. Meglio è invece andata all’altra protagonista del film, Ferrari, che ha registrato un aumento dell’8% nel trimestre precedente al lancio della pellicola e un +6% in quello successivo.

A proposito di quattro ruote, molto particolare è stata la rilevazione di eToro sui risultati del titolo in borsa di Aston Martin in occasione dell’uscita nelle sale di No Time To Die nel 2021: al +2% del trimestre precedente è infatti seguito un calo del 32% in quello successivo. Audi, di proprietà della Volkswagen, aveva invece registrato un aumento del 14% del prezzo delle azioni prima dell’avvento al cinema di Iron Man nel 2008. Dopo il lancio, il valore è sceso dell’8%.

Positivi entrambi i trimestri per McDonalds quando nelle sale nel 2017 debuttò The Founder (+11 e +9%), per Apple con Steve Jobs nel 2016 (+18 e +3%) e per Northrop Grumman con Top Gun: Maverick nel 2022 (+15 e +3%). Negativi entrambi i periodi per Nike, in occasione dell’uscita di Air a maggio scorso (-1 e -14%). Un’eccezione è stata invece quella rappresentata da Disney nel 2013 in occasione del lancio di Saving Mr. Banks: alla salita del valore delle azioni del 4% nel trimestre precedente si sommò infatti un aumento del 15% in quello successivo.



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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-07-20 10:04:27 ,

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