Barbie, posso essere femminista anche se non mi è piaciuto il film?

Barbie, posso essere femminista anche se non mi è piaciuto il film?

Barbie, posso essere femminista anche se non mi è piaciuto il film?


Barbie, il mondo è diventato rosa. Di rosa ci si veste per andare a vedere il film di Greta Gerwig, il gigantesco battage pubblicitario ha fatto quasi esaurire le scorte mondiali di vernice “pink”. E, in tutta franchezza, si tratta di un gran bel “pink-washing” per Mattel, anche produttrice del lungometraggio. Tramite questo lungometraggio, in qualche modo chiede perdono per aver diffuso nei decenni un ideale di donna dagli standard inarrivabili, Barbie appunto, per poi assicurarsi la fetta di mercato giovane ricalibrandosi sui trend Instagram di inclusione, “siamo perfette così come siamo” e via dicendo. Il mercato (di Mattel) è salvo, gli incassi lo dicono forte e chiaro.

L’insopportabile retorica femminista sul film

Unica nota stonata, la retorica che ammanta tale titolo e che, ancora prima che uscisse, divideva il genere umano in due fazioni contrapposte. Ossia le femministe (brave e buone a cui Barbie sarebbe di certo piaciuto) e gli schiavi del patriarcato (che non lo avrebbero saputo sopportato). Si parla di rivoluzione, di un film necessario perfino. E se sciaguratamente non dovessi pensarla così, sei fuori dal mondo. Non che essere “fuori dal…


Author: Grazia Sambruna
Data : 2023-07-22 08:00:18
Dominio: www.true-news.it
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