Bari Pride, cinquemila persone in piazza per i diritti: in prima fila anche Decaro. “Questa è una città libera che sa amare”

Bari Pride, cinquemila persone in piazza per i diritti: in prima fila anche Decaro. “Questa è una città libera che sa amare”


Sotto i raggi del sole piazza Umberto si è trasformata nella festa dell’arcolaleno, dei diritti Lgbtqia+ e della libertà . Da qui è partito il corteo del Bari Pride 2024 con circa 2mila persone, diventate cinquemila nel corso della manifestazione.

Bari Pride, Decaro: “Vent’anni dal primo corteo: sono emozionato. Tanta strada è stata fatta, tanta ce n’è da fare”



La festa dell’orgoglio ha chiamato a sé studenti, lavoratori e soggetti che si sentono sfruttati o non rispettati. Nel corteo c’è “Tony Show” di Acquaviva delle Fonti, 19 anni, che oggi fa il suo debutto da drag queen. Non manca il sindaco uscente di Bari Antonio Decaro: “Questa è una città libera che sa amare. Sono passati 20 anni dalla prima edizione. E ne abbiamo fatta di strada e ancora ne faremo. Ma l’ampia partecipazione è già un successo”.

Antonio Decaro al raduno in piazza Umbeeto

Antonio Decaro al raduno in piazza Umbeeto 

Ed è Decaro in prima fila a tenere stretto lo striscione del Bari Pride durante il corteo. A seguire i sindacati studenteschi Link ed Uds. Sul carro Leoluca Armigero di Mixed, vestito da Papa. Su uno striscione il senso della manifestazione: “Siamo qui per il diritto di esistere”.

Decaro in testa al Bari Pride nel carro che apre il corteo: ci sono il Papa lgbt e una sposa



Il raduno è iniziato poco prima delle 15 in piazza Umberto ed è partito poco dopo le 16,30 per circondare il centro scendendo da via De Rossi, attraversando corso Vittorio Emanuele II e imboccando il lungomare all’altezza del teatro Margherita, per infilarsi nel quartiere Madonnella (da piazza Diaz) e fare rientro in piazza Umberto dopo aver percorso via Cardassi.

“Ogni giorno viviamo sui nostri corpi pericolosi attacchi che questo governo rivolge alle persone Lgbtqia+ e a tutte le soggettività che non rispecchiano gli standard di una società patriarcale ed etero-normata”, hanno spiegato dal coordinamento Bari Pride.

Oltre alla lotta contro l’omofobia e la discriminazione basata sull’identità sessuale o di genere, il corteo di quest’anno si distingue per una forte richiesta di pace come spiega Valerio Fresa di Bari Pride: “Questo corteo lo dedichiamo alla Palestina . Perché la questione dei diritti civili non sono separabili dai contesti politici e sociali”.

Il corteo è stato come di consueto preceduto da un manifesto politico che quest’anno pone l’attenzione sul concetto di casa, intesa come emblema di sicurezza: “Quando abbiamo ragionato insieme su cosa significasse per noi il Pride quest’anno, l’immagine di una casa ci ha aiutato a connettere fra loro rivendicazioni apparentemente distanti, che sentiamo come nostre – recita così l’inizio del documento – Diventa un obiettivo quello di sceglierci la famiglia che desideriamo e di poter abitare uno spazio che ci dia libertà”.



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-06-29 16:17:45 ,bari.repubblica.it

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