Alessandro Baricco è tornato a abitazione. A meno di tre settimane dal trapianto di cellule staminali, lo scrittore ha lasciato oggi l’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo, dove era ricoverato. L’intervento è tecnicamente riuscito e il decorso post operatorio, secondo quanto si apprende è stato ottimale, ma i prossimi mesi saranno importanti perché tutto vada nel migliore dei modi.
“A abitazione, finalmente. Grande gioia – ha scritto Baricco su Facebook, pubblicando anche una foto di una copia del “Circolo Pickwick” di Dickens, di un’agenda gialla e del suo computer portatile, gli stessi oggetti che comparivano nel post in cui aveva annunciato la malattia ma stavolta appoggiati sulla scrivania di abitazione – Devo ringraziare lo staff medico e paramedico dell’Istituto di Candiolo: da loro ho solo ricevuto cura, attenzione e gentilezza”.
“È andato proprio tutto liscio col trapianto – aggiunge lo scrittore – e so che se questo è successo è anche per l’ondata di affetto e energia che tante persone mi hanno mandato, spesso da lontano. A loro va tutta la mia gratitudine, la più sincera. Ora si tratta di andare avanti a ricostruire, con pazienza e disciplina, sperando di vedere arrivare presto l’ora dei festeggiamenti. Nel caso, intendo farli durare per anni”.
La notizia della malattia dell’autore di Oceano Mare e Novecento ha suscitato molta emozione non solo nel mondo della cultura. “Forza Alessandro” hanno scritto migliaia di persone su tutti i social. Era stato lo stesso Baricco ad annunciare sui social, lo scorso 22 gennaio, che gli era stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica cronica. “Ehm, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché , vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica”.
“Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni” aveva scritto Baricco, spiegando che a donargli le cellule staminali sarebbe stata la sorella Enrica, “donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso”.
Anche Enrica in quei giorni difficili ha affidato ai social i suoi pensieri, questa volta su Linkedin. Un incitamento alla forza per sé e il fratello, il ricordo degli insegnamenti del padre: “Già. Eccoci qui. Io e te accomunati anche da questa avventura. Lotteremo. E lo sappiamo fare bene. Si dice, e nostro padre lo diceva spesso, che se nella vita succedono cose difficili, succede anche che ti arrivi la forza per affrontarle. E i primi a sorprenderci siamo noi. Concentriamoci su quella forza, fratello! Avanti tutta!”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-02-14 19:12:12 ,torino.repubblica.it