“Basta demagogia, l’Italia non sprechi l’occasione del secolo”

“Basta demagogia, l’Italia non sprechi l’occasione del secolo”


“Sarà possibile continuare a modernizzare il Paese e rispettare i paletti del Pnrr in tempi come questi? L’Italia riuscirà a perseverare con delle riforme che si dovranno dipanare su più anni anche quando Draghi non sarà più a Palazzo Chigi? In che misura il Pnrr, in particolare la transizione ecologica, dovrà essere rivalutato per riflettere l’urgente bisogno di sicurezza energetica? E in tutto questo la nazione ce la farà a mantenere la rotta? Una classe politica in frantumi e largamente screditata sarà all’altezza del compito dopo il voto del 2023?”

“Basta demagogia, l’Italia non sprechi l’occasione del secolo”

Il prezzo del futuro

Sono queste alcune delle domande che il giornalista e scrittore Alan Friedman si pone e rivolge a quattro ex premier, otto ministri del governo Draghi e svariate figure chiave del mondo della finanza italiana e internazionale nel suo ultimo libro “Il prezzo del futuro” (La Nave di Teseo, 512 pp.).

E svela, ai microfoni di questo nuovo appuntamento del podcast di true-news.it, True Books, alcuni dietro le quinte.

Come quelli che riguardano il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani: “È uno dei ministri più schietti che abbia mai intervistato – dichiara Friedman -. Non è un politico, niente affatto. Dà l’impressione di credere davvero in ciò che dice in pubblico, e pazienza se non è politicamente opportuno. La cosa non gli interessa”.

Ascolta “True Books – “Il prezzo del futuro” di Alan Friedman” su Spreaker.

Ha poi chiesto a Romano Prodi, Enrico Letta, Matteo Renzi e Pierluigi Bersani (quest’ultimo definito un “liberale in incognito”) il perché l’Italia manchi l’appuntamento con le riforme da decenni e le risposte spesso non l’hanno convinto.

Eppure il Paese non può permettersi proprio adesso, nel bel mezzo della tempesta perfetta, di sprecare l’occasione del secolo offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza perché, citando Luigi Einaudi, “nella vita delle nazioni di solito l’errore di non saper cogliere l’attimo fuggente è irreparabile”.

Uno sguardo al 2023

A proposito delle elezioni 2023 Friedman dice di essere preoccupato di non vedere lo stesso livello di competenza e di leadership di Mario Draghi e si chiede: “L’Italia sarà capace di eleggere un governo serio che porti all’attuazione delle riforme e alla semplificazione della burocrazia? Saremo davanti a un bivio”.

E riporta nel libro l’analisi di Massimiliano Fedriga secondo cui il centrodestra potrebbe vincere, ma non è detto che riesca a governare. “Per il Presidente del Friuli Venezia Giulia, che io reputo con Zaia e Giorgetti un rappresentante serio e fedele a imprese e famiglie di una Lega comunque divisiva in due, serve una profonda riprogettazione del centrodestra, anche a rischio di scontrarsi. Si vedono i problemi dentro Forza Italia e la differenza tra alcuni governatori come quelli di Lombardia e Piemonte che pensano a lavorare e chi, per raccattare quattro voti, si lascia andare a una politica urlata e demagogica”.

Patriarcato istituzionalizzato

Non mancano le critiche alle scelte economiche dell’esecutivo Conte e a quello che definisce un “patriarcato istituzionalizzato” rispetto al ruolo delle donne su cui l’Italia si gioca, senza posizioni ideologiche, diversi punti di Pil in termini di efficienza. E poi le conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina, l’argine che la tv italiana dovrebbe dare alla disinformazione e alla propaganda putiniana e i rapporti con gli Stati Uniti.



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Alessia Liparoti , 2022-05-24 15:50:36 ,

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