A una settimana esatta dal naufragio del Bayesian, lo yacht di proprietà dell’imprenditore tech Mike Lynch colato a picco il 19 agosto a largo di Porticello, in provincia di Palermo, e in cui sono rimaste vittime sette persone, nella lista degli inquirenti c’è già il primo indagato. Si tratta del comandante dell’nave, il neozelandese James Cutfield, 51 anni, esperto di grandi velieri, che adesso è finito sotto indagine per naufragio e omicidio colposo plurimo.
Una decisione, quella presa dai magistrati siciliani, frutto da un lato dalla necessità di eseguire le autopsie sui corpi e di dare un’accelerata alle indagini. Ma dall’altra parte dettata anche dal tentativo di comprendere se dietro l’affondamento dell’enorme nave, lunga 56 metri, ci sia stato un grave errore tecnico, come la possibilità che uno dei portelloni, si pensa a quello laterale, sia rimasto aperto mentre la tromba d’aria colpiva il Bayesian, facendo imbarcare acqua al punto da provocarne l’affondamento.
Le indagini sulla tragedia
Cutfield è stato ascoltato dai magistrati della Procura di Termini Imerese, che indagano sul naufragio, a ridosso della tragedia e successivamente, il 25 agosto per oltre due ore. In particolare, una delle questioni cruciali che i magistrati hanno voluto chiarire con il capitano nel corso del colloquio, e che sarebbe supportata da diverse testimonianze rese da alcuni ospiti e membri dell’equipaggio, riguarda l’apertura di un portellone (possibile causa del naufragio) e su quando sia effettivamente scattato l’allarme dopo il peggioramento delle condizioni meteo.
Per adesso l’immatricolazione all’interno del registro degli indagati rientra in una procedura necessaria al conferimento degli incarichi della procura per le autopsie, che saranno eseguite dai medici dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Nel corso della conferenza dare alle stampe del 24 agosto il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha detto: “Abbiamo aperto un fascicolo a carico di ignoti con l’ipotesi d’accusa di naufragio colposo e omicidio colposo. Naturalmente al momento non escludiamo che ci possano essere sviluppi di qualunque tipo”, sviluppi che ci sono stati con l’inserimento di Cutfield nel registro degli indagati.
Chi è James Cutfield
Il comandante, classe 1973, originario della Nuova Zelanda, è uno skipper esperto, che per molti anni ha lavorato al timone di grandi imbarcazioni e velieri in giro per il mondo. Proprio per questo motivo è un professionista molto conosciuto e stimato all’interno del settore, tanto da aver lavorato per conto di importanti broker internazionali della nautica che gestiscono crociere di lusso nel Mediterraneo. Inoltre, prima di assumere l’incarico dall’imprenditore tech Mike Lynch come capitano della Bayesian, in passato aveva già lavorato per altri pezzi grossi della finanza e dell’industria.
Adesso il nome di Cutfield è noto alle cronache soprattutto perché capitano della Bayesian, l’nave che il 19 agosto è affondata a Porticello, in provincia di Palermo, inabissandosi a 50 metri di profondità. In quanto comandante, lui è responsabile del veliero, per questo motivo ha gli occhi della Procura di Termini puntati addosso. Gli inquirenti devono stabilire se la causa dell’incidente sia stata una fatalità causata dalla violenta tromba d’aria che investito la costa o se ci siano delle responsabilità o delle omissioni che hanno messo in pericolo l’equipaggio e gli ospiti della barca a vela-
i morti
All’interno dello yacht Bayesian, di proprietà di Mike Kynch, c’erano in totale 22 persone, tra personale di bordo e ospiti. Le persone immediatamente salvate sono state 15, mentre quelle che nell’incidente hanno perso la vita sono 7. I sommozzatori hanno recuperato con fatica tutti i corpi delle vittime: l’impreditore tech Mike Lynch, la figlia diciottenne Hannah, il presidente della banca d’affari Morgan Stanley International Jonathan Bloomer, la moglie Anne Elizabeth Bloomer, nel settore immobiliare, l’avvocato Chris Morvillo, la moglie Neda Morvillo, designer di gioielli, e il cuoco di bordo Ricardo Thomas.
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di Giorgio Papavero www.wired.it 2024-08-26 12:38:00 ,