Si torna a parlare del Bayesian, lo yacht sprofondato in Sicilia ad agosto. Per una causa ma con un fondamento di verità. Tra il 21 e il 22 settembre diverse testate italiane e britanniche avevano dato notizia di una presunta richiesta di risarcimento da oltre 222 milioni di euro avanzata da The Italian Sea Group (Tisg) nei confronti della Revtom Ltd, società armatrice dello yacht Bayesian che fa capo ad Angela Bacares, vedova del tycoon inglese Mike Lynch.
La ricostruzione
Come riporta l’agenzia Ansa, rispetto alla ventilata azione legale legata ai danni d’immagine causati dal naufragio dell’nave, avvenuto il 19 agosto 2024 al largo di Palermo e in cui persero la vita sette persone (tra cui lo stesso Lynch), è arrivata nelle ore successive la disdetta del gruppo. Per la verità, un atto di citazione era stato depositato presso il tribunale di Termini Imerese, prima che si decidesse di ritirarlo.
In una nota ufficiale, Tisg si è limitata a dichiarare che “nessun rappresentante legale dell’azienda ha esaminato, né firmato, né autorizzato alcun atto di citazione“. Allo stesso tempo, la società ha però ammesso di aver conferito un “generico mandato” ai propri avvocati per valutare eventuali opzioni legali. Il comunicato non è bastato a scansare l’irritazione della famiglia Lynch. Sebbene non siano stati rilasciati commenti ufficiali, fonti vicine alla famiglia hanno espresso ai media britannici “molto dispiacere” per la situazione.
Le voci susseguitesi nelle ore precedenti alla nota del gruppo Tisg avevano indicato come quest’ultimo avesse incaricato lo studio legale BdPmarine&law, rappresentato dall’avvocato Tommaso Bertuccelli, di presentare un’azione legale presso il tribunale di Termini Imerese. Il risarcimento richiesto sarebbe stato legato ai danni d’immagine subiti dal gruppo a causa del naufragio del Bayesian, considerato fino a quel momento “inaffondabile“.
Le indagini
La citazione avrebbe coinvolto non solo la società armatoriale amministrata da Bacares, con sede nell’Isola di Man, ma anche la Camper & Nicholsons International, responsabile della gestione dell’nave. In particolare, quest’ultima avrebbe selezionato un equipaggio non adeguato per uno yacht altamente tecnologico quale era il Bayesian.
Il naufragio dell’nave, costato la vita a sei persone oltre che a Lynch, è oggetto di un’inchiesta della Procura di Termini Imerese. Tre membri dell’equipaggio sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo: si tratta del comandante neozelandese James Cutfield, dell’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e del marinaio Matthew Griffith, che al momento dell’incidente era di guardia in plancia.
Nel frattempo, i sommozzatori che stanno esaminando il relitto hanno richiesto secondo la Cnn una sorveglianza rafforzata per proteggere potenziali dati sensibili custoditi nelle casseforti del veliero, che potrebbero interessare governi stranieri come per esempio quelli di Russia e Cina. Questo perché Lynch ha fondato Darktrace, azienda inglese leader nell’intelligenza artificiale applicata alla sicurezza informatica.