La custodia per iPhone 16 prodotta da Beats è una delle novità collaterali più curiose che sono emerse dal recente keynote It’s Glowing andato in scena nella serata italiana dello scorso 9 settembre. Il brand, acquisito ormai 10 anni fa da Apple, era infatti finora impegnato soltanto nel segmento audio con cuffie e auricolari, mentre con il nuovo accessorio va a esplorare un territorio ancora del tutto inedito. La particolarità del case è la compatibilità con il nuovo tasto dedicato all’interazione con la fotocamera digitale dello smartphone.
Beats è stata per lungo tempo una delle società alternative più interessanti in ambito audio, per poi essere acquistata da Apple 10 anni fa per circa 3 miliardi di dollari, in primo luogo per assicurarsi una produzione di grande valore e, in secondo luogo, per i servizi musicali in streaming, che facevano molto gola a Cupertino. Seppur mantenendo una certa indipendenza, Beats ha seguito in questi anni la scia di Apple, potendo usufruire anche di tecnologie di alta fascia per la comunicazione tra gli accessori e i dispositivi della società californiana. L’ultima novità presentata è però una una custodia trovata per i nuovi iPhone 16 con una scocca in policarbonato leggera e piuttosto resistente, in combinazione con interni in tessuto che si prendono cura dell’integrità dell’esterno degli smartphone.
Come tutte le custodie pensate per gli iPhone 16, anche questa deve necessariamente ovviare alla comunicazione con il pulsante speciale dedicato alla fotocamera, così da non perdere tutte le opzioni evolute che sono già presenti che arriveranno negli anni a seguire. Per garantire dunque di poter captare i movimenti del dito sul tasto, integra un componente in cristallo di zaffiro con strato conduttivo. Inoltre, è compatibile con la ricarica via MagSafe, il prezzo è di 59 euro per i vari modelli di iPhone 16 (e nelle varie colorazioni come nero, bianco, azzurro e viola.
E per una nuova proposta che entra ufficialmente nello Store di Apple ce n’è un’altra che se ne va, come però previsto dai rumors preliminari, ovvero la linea FineWoven, che aveva profondamente deluso di utenti visto che la promessa di un prodotto Premium andava a infrangersi contro una fragilità costruttiva e una tendenza a danneggiarsi anche dopo brevi periodi d’uso.
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di Diego Barbera www.wired.it 2024-09-11 08:34:32 ,