Ben Affleck è un attore che non le manda certo a dire: “Sono quello che sono”, ha dichiarato in una recente intervista a Hollywood Reporter, in cui ha trovato del tempo anche per affrontare un argomento molto caldo nella sua carriera recente, ovvero il suo coinvolgimento nei film tratti dai fumetti Dc Comics. L’attore aveva fatto il suo debutto nei panni di Batman in Batman vs Superman nel 2016 e ora è pronto ad appendere le ali di pipistrello al chiodo: “Ho finalmente capito come interpretare questo personaggio, l’ho proprio azzeccato in The Flash. Per i cinque minuti in cui compaio, funziona davvero alla grande”, ha dichiarato riferendosi al suo cameo nell’imminente film con Ezra Miller, in arrivo il prossimo giugno, in cui interpreterà per l’ultima volta il Cavaliere oscuro (nello stesso film ci sarà anche la versione di Batman interpretata da Michael Keaton).
Affleck dal canto suo non vuole più saperne di cinecomics, in particolare nella nuova era progettata da James Gunn e Peter Safran per i Dc Studios: “Non dirigerò niente per la Dc di James Gunn. Assolutamente niente”, ha detto l’attore e regista, in risposta ad alcuni rumour recenti su un suo possibile coinvolgimento come regista: “Non ho nulla contro di lui. Un bravo ragazzo, di sicuro farà un ottimo lavoro. Ma non vorrei essere coinvolto e dirigere nel modo in cui vogliono loro. Non mi interessa”. È probabile che Affleck si riferisca allo stile bizzarro e stravagante che sembra dominare l’approccio di Gunn a questo tipo di storie, da Guardiani della galassia a The Suicide Squad, che in effetti si allontana dall’approccio più realistico e intimista che aveva caratterizzato anche la sua incarnazione di Batman.
Brutti ricordi
Del resto Ben Affleck si porta dietro un trauma professionale notevole relativamente a questo e quel trauma si chiama Justice League: il film, inizialmente pensato e diretto da Zack Snyder, è stato poi completamente stravolto per volere dei manager Warner Bros. da Joss Whedon, ottenendo un risultato disastroso tra il pubblico e la critica: “Si potrebbe insegnare un intero seminario con tutte le ragioni per cui non è il modo di fare le cose”, ha confessato: “È stata la peggior esperienza che abbia visto in questo settore, e ho avuto un sacco di esperienze di m*rda. Mi ha spezzato il cuore”. Fortunatamente, però, nel 2021 è uscita la versione espansa e ripristinata, lo Snyder’s Cut, che l’attore rivendica come “il mio film meglio votato su Imdb”. Ma l’esperienza con il primo Justice League è stata talmente devastante (“È stata dura, avevo iniziato a bere troppo, mi sentivo miserabile“) da fargli decidere di abbandonare il mondo dei supereroi. E dedicarsi a nuovi progetti come Air, film da lui diretto e interpretato sulla storia delle sneaker Jordan, in uscita il prossimo 5 aprile.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-03-17 10:30:00 ,