Semaforo verde per la richiesta di concordato presentata da Sint, società partecipata del Comune di Castellammare di Stabia che detiene la proprietà degli immobili dell’Hotel delle Terme, del vecchio stabilimento delle Nuove Terme e del parco idropinico del Solaro. Nel corso dell’udienza andata in scena ieri, nessuno dei creditori si è opposto al piano presentato dal commissario liquidatore di Sint, Vincenzo Sica. I giudici si sono riservati, ma a questo punto si tratta di una pura formalità. Dopo l’omologa del concordato, si aprirà l’ultima fase per la Sint, che prevede la nomina di un commissario giudiziario che dovrà procedere alla vendita dei beni, con l’obiettivo d’incassare i soldi necessari per saldare i creditori.Finiranno all’asta dunque l’Hotel delle Terme, lo stabilimento delle Nuove Terme e il parco idropinico e nonostante il tentativo della politica locale e del neonato Comitato Terme di Stabia di convincere la Regione Campania a intervenire per evitare speculazioni è probabile che potrebbero essere i privati ad assicurarsi le strutture.Nel corso dell’udienza andata in scena ieri, il commissario liquidatore di Sint ha sollevato nuovamente la questione dei 35 ex dipendenti termali che hanno impugnato i licenziamenti del 2015 dalla fallita Terme di Stabia spa, chiedendo la riassunzione in Sint. Un ricorso che li ha visti premiati in Appello, con una sentenza che – come ha sostenuto Sica – ha condizionato il piano di rientro della società, costringendola al concordato.Senza quella sentenza Sint avrebbe saldato gli ultimi creditori e rimesso i beni nella disponibilità del Comune (anch’esso creditore). Invece adesso gli ex lavoratori, che non hanno mai prestato servizio per Sint, tra danni, stipendi e tasse non pagate, vantano un credito da circa 10 milioni di euro e che aumenta di giorno in giorno. Entro un mese su questa vicenda si esprimerà anche la Corte di Cassazione. Qualora dovesse essere confermata la sentenza d’Appello agli ex lavoratori andrà gran parte dei soldi che saranno incassati dalla vendita dei beni.Una vicenda sulla quale vogliono vederci chiaro anche i commissari prefettizi che si sono insediati a Palazzo Farnese dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata, che hanno già chiesto un parere legale. Possibile che venga presentato un esposto alla Corte dei Conti per verificare eventuali responsabilità su una vicenda che ha il sapore della beffa per gli stabiesi, che già hanno dovuto subire il danno della chiusura delle Terme a causa della malagestione politica degli ultimi vent’anni.
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di Tiziano Valle
www.metropolisweb.it
2022-05-18 06:00:24 ,