Bere birra fa bene alle ossa. A dirlo l’ultima ricerca promossa dal dipartimento di biotecnologie chimica e farmacia dell’Università di Siena pubblicata poi sul Journal of Functional Food. La bevanda, come è stato dimostrato dalla ricerca, sarebbe in grado di prevenire malattie importanti come l’osteoporosi e l’artrosi grazie al beneficio che le cellule ossee e cartilaginee traggono dal silicio presente all’interno.
“La specificità della birra? La sua unicità a livello scientifico che di fatto lo rende un alimento potenzialmente certificabile come funzionale per le persone”, dice Annalisa Santucci, professoressa dell’Università di Siena e tra gli autori dello studio. Ma non finisce qui. Il lavoro dell’ateneo toscano ha portato anche alla nascita di ‘Beerbone’, luppolo prodotto in Val d’Orcia grazie alla collaborazione tra il birrificio San Quirico, la stessa università e del suo spin-off SienabioActive.
“Per la prima volta abbiamo sperimentato una birra per esperimenti scientifici, così come si fa con un farmaco – continua Santucci – e cioè valutando gli effetti molecolari sulle cellule umane in laboratorio. Da lì sono stati osservati gli effetti estremamente positivi sul metabolismo delle cellule ossee e cartilaginee”. Beerbone nasce proprio da questa considerazione, controllando tutta la filiera di produzione, dalla semina del cereale alla mistificazione fino ad arrivare al prodotto finale.
“E’ solo l’inizio – aggiunge la ricercatrice – continueremo ad analizzare tutte le sue proprietà nutrizionali e le capacità benefiche. Beerbone è già in produzione, ma in futuro potrà essere valorizzata anche nella sua composizione chimica e nella sua bioattività”. L’università di Siena con la sua bevanda punta anche all’estero: “Vogliamo sviluppare la ricerca per una futura birra che potrà ambire ad essere certificata internazionalmente come alimento funzionale alla salute dell’uomo prevedendone la commercializzazione nelle farmacie o nei negozi di prodotti alimentari”, conclude Santucci.
La ricerca solleva però qualche puntualizzazione. “E’ vero che il silicio presente nella birra può avere effetti benefici sulle ossa e su aree ristrette dell’organismo ma ricordiamoci che l’etanolo presente non solo nella birra ma anche nei superalcolici e nel vino favorisce statisticamente il comparire di tumori anche gravi”. A dirlo il dottor Gianni Testino, primario di Alcologia dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Alcologia.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-08-24 18:53:16 ,firenze.repubblica.it