Berlusconi, 6 figure “dimenticate” vicine
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Berlusconi, 6 figure “dimenticate” vicine
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Dirige il Tg4 per vent’anni netti. Ma nel 2014, l’uomo che una volta confessa di “sognare Silvio Berlusconi tutte le notti” viene licenziato brutalmente dal figlio Pier Silvio. C’è di mezzo la tremenda delusione dello scandalo Ruby, quando si scopre che il giornalista messinese strappato al Tg1 a suon di milioni, giocatore d’azzardo incallito dei casinò di mezz’Europa, si è tenuto una parte dei soldi destinati a un altro amico e coimputato, Lele Mora. La nota di uscita da Mediaset è di una stringatezza glaciale, parlando di una “una trattativa per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro non approdata a buon fine“, e brevi ringraziamenti di rito.

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Carla Dall’Oglio

Miriam Raffaella Bartolini, in arte Veronica Lario, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Del resto ne aveva rilasciata una abbastanza drastica una decina di anni fa (“ciarpame senza pudore“) per riferirsi alle attività ludiche dell’allora marito. La terza compagna, Francesca Pascale, ha detto che “con Berlusconi muore la mia vecchia vita” e ha aggiunto che non sa se andrà al funerale. L’ultima fidanzata, Marta Fascina, classe 1990, ha detto “ho perso l’amore della mia vita“.

È invece della prima moglie, Carla Elvira dall’Oglio, il necrologio più tenero, pubblicato lunedì su il Corriere della sera: “Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme“. I due si sposano nel 1965, quando lei ha 25 anni e lui 29. Pare si siano conosciuti a una fermata del tram, a Milano. La coppia ha due figli, Marina (nata nel 1966) e Pier Silvio (1969). Il divorzio è datato 1985, ma secondo i biografi più attendibile la fine del matrimonio risale ad almeno un lustro prima, quando Berlusconi si lascia folgorare al teatro Manzoni, di sua proprietà, da una Lario che interpreta il ruolo di protagonista femminile nella commedia teatrale di Fernand Crommelynck Il magnifico cornuto. Accompagnerà l’imprenditore nella coda lunga, anche se non lunghissima, del boom economico italiano, fino all’alba della Milano da bere, quando per lui diventa un personaggio pubblico fondamentale. Anche dopo il divorzio sarà sempre riservata: di lei non si trovano interviste e le foto pubbliche sono rarissime. Una delle ultime risale al 2009, quando a Marina Berlusconi venne consegnato l’Ambrogino d’Oro.

Giuliano Urbani

È l’ispiratore della prima fase, quella della “rivoluzione liberale”. Uno dei fondatori di Forza Italia, poi critico inflessibile di Berlusconi. Suo coetaneo, professore di Economia all’Università Bocconi di Milano, di quel partito liberale di massa è il progettista. “Operazione tragicamente fallita”, ammetterà in seguito. Nel 1994 si convince che sarebbe una iattura se l’Italia finisse sotto Achille Occhetto, “persona degnissima ma nostro nemico politico assoluto“.



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di Paolo Mossetti www.wired.it 2023-06-14 09:58:07 ,

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