La mossa di Salvini derubricata a incidente di percorso. L’ex premier continua la sua personalissima partita a scacchi con s stesso. Guarda che io non mollo mica, eh?
Io continuo ad andare avanti, non esistono altre candidature nel centrodestra. Mi chiamate Salvini?. Degli optional in dotazione a un capo di Stato, nell’attesa di capire se a quella carica sar effettivamente candidato oppure no, Silvio Berlusconi si munito di una specie di pulsante rosso, da schiacciare quando la sua campagna quirinalizia viene scossa da un allarme. E ieri pomeriggio, quando gli portano le dichiarazioni di Matteo Salvini sulla proposta convincente che sembra aver superato la sua candidatura, il Cavaliere decide di premerlo. un attimo, nella war room di Arcore si attivano i canali diplomatici, qualcuno riesce mettersi in contatto col leader della Lega in persona e l’allarme rientra, derubricato dai berlusconiani ottimisti come incidente di percorso, elevato dai berlusconiani pessimisti al rango di un pezzo della strategia di logoramento nei confronti del presidente.
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Per stemperare la tensione, i canali diplomatici istruiscono un contatto diretto. E due ore dopo, al telefono con Salvini, c’ Berlusconi stesso. Nel colloquio, definito lungo e cordiale dai rispettivi staff, c’ la conferma del sostanziale impasse: Berlusconi in campo, la riserva da sciogliere che spetta a lui, la Lega che mantiene gli accordi presi, nessuna subordinata e un gigantesco per ora che lascia intatti i soliti sospetti.
Incidente di percorso o tentativo di logoramento che sia, Berlusconi va avanti. In prima persona. Non si sa fino a quando; se fino all’ultimo secondo prima delle votazioni per il Colle oppure oltre, ma va avanti. In prima persona. Scartato momentaneamente dal mazzo il jolly del passo di lato a favore di Casellati, Pera o Casini — tanto per citare i tre nomi in cima agli ultimi boatos leghisti — l’ex premier continua la sua personalissima partita a scacchi con s stesso. Guarda che io non mollo mica, eh?, ha detto nel weekend a uno di quei deputati entusiasti, che gli ha prospettato un pallottoliere a cui mancano appena quaranta voti. Con un altro, decisamente pi prudente, si dimostrato invece pi cauto.
Gioca una partita allo specchio, Berlusconi. E, pi che sulle telefonate, la sua attenzione nei prossimi giorni sar concentrata sui faccia a faccia. Nell’agenda di Arcore, in vista del trasferimento di domani a Roma, sono due — per adesso — gli appuntamenti principali: il vertice di centrodestra in programma verosimilmente venerd, ovviamente; ma anche un incontro con Matteo Renzi, che ai massimi livelli del berlusconismo viene considerato imminente.
A qualcuno il surplace del Cavaliere ricorda i mesi drammatici dell’autunno del 2011, quando resisteva alla guida del governo che poi all’improvviso decise di mollare, mentre tutto intorno a lui era un continuo danzare di falchi e colombe. Ma stavolta il film diverso. Diversi la posta in gioco, l’et anagrafica, il contesto e soprattutto — ragionano tra i suoi, dove la cautela in certi giorni sembra aver preso il sopravvento sull’entusiasmo — il fatto che stavolta l’ultima ballata, la pi importante. The last dance. E nessuno, proprio nessuno, sa come andr a finire. Neanche il protagonista, in fondo.
18 gennaio 2022 (modifica il 18 gennaio 2022 | 09:21)
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Tommaso Labate , 2022-01-18 06:31:10
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