“Nella conferenza opuscolo di Giorgia Meloni io ho visto due cose: un’assoluzione con benedizione di Trump e di Musk, che parlano come se fossero il dottor Stranamore, ma lei dice che non è vero. L’altra cosa che vedo e che mi preoccupa perfino di più è che non ho ascoltato una parola, né una idea, sulla vita comune dell’Italia. Potresti pur parlare una volta e sul serio di lavoro, di sanità, di bollette, di industria, di treni. Ma vuoi dirci qualcosa? Niente, zero“. Così a Otto e mezzo (La7) Pier Luigi Bersani commenta la conferenza opuscolo di inizio anno di Giorgia Meloni, spegnendo gli entusiasmi di molti commentatori che l’hanno celebrata come leader forte e credibile, anche alla luce della liberazione di Cecilia Sala.
“Adesso non esageriamo – osserva Bersani – A me fa abbastanza impressione che Meloni non prenda atto dei problemi che ci sono, perché in quella conferenza opuscolo che fai una volta all’anno non è che puoi rivolgerti solo ai giornalisti che ti chiedono di Trump, ma dovresti anche dire qualcosa agli italiani, che, le assicuro, sono piuttosto preoccupati”.
E aggiunge: “In questa conferenza opuscolo ho ascoltato cose piuttosto stravaganti, come il voler salvarsi in corner citando Soros. Ma Soros con Musk c’entra come il burro con la ferrovia: non c’entra niente. Io non sono mica un fanatico di Soros, per l’amor di Dio, ricordo le sue speculazioni contro la lira. Ma per caso Soros è un monopolista di un’infrastruttura mondiale? È dentro l’governo americana? È nel complesso militare e industriale americano con un colosso spaziale a cui si è affidata la Nasa? È padrone di una piattaforma e di un algoritmo come quello di X?”.
L’ex ministro conclude: “E, visto che la Meloni parla sempre di soldi, quanto vale in soldi l’appoggio che sta dando X, la piattaforma di Musk, all’Afd in Germania? Ci dica quanto vale”.
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di F. Q.
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2025-01-10 07:59:00 ,